John Galliano si racconta in un’intervista pubblicata dal settimanale “Chi”: quello che viene considerato uno dei più geniali e tormentati stilisti dell’ultima generazione ha parlato del suo ritorno sulle passerelle, come direttore creativo di Maison Margiela, a cinque anni di distanza dal clamoroso licenziamento in tronco da Dior. Prima della caduta – ha spiegato – per me il lavoro veniva davanti a tutto, anche alla salute e questo è da pazzi. Il processo creativo è divorante, ed è qualcosa che ho in me, uno dei molti difetti di carattere che devo tenere sotto controllo”.

Lo stilista era stato immortalato nel 2011 in un video in cui, completamente ubriaco, aggrediva verbalmente una coppia in un bar di Parigi. Quel periodo viene definito dallo stesso Galliano “Il culmine di anni di abuso di alcol e droga, aggravati dalla pressione di dover creare”. Un momento buio, ormai passato: “Gli unici spacciatori che frequento sono quelli di abiti vintage”, ha detto con ironia.

“Quando ho lasciato il mio lavoro precedente – ha inoltre raccontato Galliano – non sapevo neppure come scrivere una mail o usare un telefonino perché ci pensavano sempre gli altri”. Poi è arrivata la proposta, da parte di assumere le redini creative di Maison Margiela. “Mi guida sempre l’emozione. Quando faccio le prove e drappeggio i tessuti vado quasi in trance, non mi accorgerei neppure di un incendio. Posso finire anche alle cinque del mattino. Ma adesso sto imparando a controllare questa febbre creativa”.