Incontriamo Matteo Valléro, autore e conduttore televisivo, da oltre dieci anni direttore editoriale di Business24 e, recentemente, della rivista Il Mondo.

Ha ideato la prima ed unica tv del lavoro, che da 13 anni produce programmi televisivi dedicati al mondo dell’imprenditoria italiana, dell’economia e della finanza.

Matteo Valléro è, inoltre, un noto scrittore ed opinionista, spesso ospite di trasmissioni televisive e radiofoniche.

La sua esperienza professionale è molto importante e vasta: scrittore, conduttore, autore e direttore editoriale. Ci vuole raccontare come è iniziato il suo percorso?

La mia passione per la comunicazione e l’editoria parte da lontano, da appassionato lettore di saggi e maniaco della grafica. Grazie ai primi passi mossi nel commercio sono entrato nella concessionaria pubblicitaria del quotidiano La Repubblica e da lì ho creato la mia strada indipendente, sempre con l’obiettivo di permettere agli altri di realizzare i loro sogni e ambizioni.

Nel 2010 fonda Business24, la prima televisione tematica che realizza format dedicati alle realtà imprenditoriali nazionali. Come è nata questa avventura?

Erano gli anni del boom di internet, i primi successi dei social e la TV stava cambiando. Ho intuito un processo di trasformazione e l’ho cavalcato, forse prima di altri, iniziando con una web tv dedicata al mondo della cucina e del food, con l’aiuto di mio padre e di un paio di amici. Gli imprenditori del settore hanno immediatamente apprezzato e ho capito che poteva essere la strada giusta.

Ha avuto l’intuizione di unire volti noti della tv generalista, come Anna Falchi, Marco Columbro e Manuela Arcuri, alle storie di piccole, medie e grandi aziende. Come è riuscito a mettere insieme questi personaggi famosi su un tema così particolare e di nicchia?

Devo dire grazie, in primis, a Gabriella Golia, anche se oggi non collaboriamo più in quanto lei è dedita ai suoi progetti filantropici. La prima vip è stata lei e con la sua presenza gli altri si sono fidati del progetto.

Ho capito che poteva essere una leva importante anche per i telespettatori, che potevano avvicinarsi a tematiche complesse, come quelle legate al business, grazie alla semplicità del linguaggio di questi personaggi, volti amici che si pongono con curiosità come farebbe anche il pubblico. Oggi, oltre a quelli menzionati, lavoro con personaggi del calibro di Corrado Tedeschi, Denny Mendez e Davide Lentini.

Ma la mia più grande fortuna è stata circondarmi sempre di persone più brave di me nel loro settore e oggi devo dire grazie a tante persone, impossibile menzionarle tutte, ma i miei colleghi più stretti, quelli che io definisco impropriamente “soci”, sono la mia grande risorsa.

Come gruppo editoriale avete rilanciato la rivista Il Mondo nel 2021. Cosa ci possiamo aspettare da questo nuovo progetto?

Il Mondo – Sic Mundus Creatus Est è un tributo a tutti i “Mondi” che hanno visto la luce della stampa nella storia del giornalismo italiano, dai primi del ‘900 ad oggi. Il nostro vuole riportare su carta stampata il valore non solo di un’edizione di pregio per collezionisti e bibliofili. Ma soprattutto il valore della cultura italiana che sa raccontare non soltanto il nostro paese ma anche i fatti esteri, la politica, l’attualità. Si tratta di un mensile disponibile anche online in versione digitale con una sua veste quotidiana con notizie live sul sito curate dalla nostra redazione.

Circondato da così tante bellissime donne, famose e non, che lei ha lanciato e a volte rilanciato, chissà quante distrazioni…

Nessuna in realtà! Nel nostro settore, quello dello spettacolo, vedo tante cose che non mi piacciono, e una di queste sicuramente è la poca serietà. Il lavoro è lavoro e personalmente l’unica persona che ha le mie attenzioni è la mia compagna Alessia, è la donna della mia vita e il mio grande amore e per fare un gioco di parole “è tutto il mio Mondo!”