È l’umanità che domina nella carriera di Monica Urbani. L’autrice e coach è pronta a lanciare il suo terzo racconto, Memorie del futuro, un’opera che naviga le relazioni intergenerazionali e il senso di appartenenza alle radici.

La prospettiva è quella di un bambino: è la scoperta di una storia familiare e delle sue sfide. Questo processo di conoscenza rafforza l’amore e l’apprezzamento per le generazioni passate, sottolineando come la nostra vita sia il risultato delle esperienze di chi ci ha preceduto, di conseguenza la curiosità per il “Sapere” è fondamentale al fine di comprendere e far scorrere come un fiume, limpido, trasparente e possente l’amore attraverso le generazioni.

Monica, laureata in Scienze Politiche con indirizzo in Psicologia del Lavoro presso l’Università di Trieste, ipovedente dalla nascita, ha sempre affrontato ogni passo per dimostrare (prima a se stessa) l’importanza della forza e il potere della dedizione nel trovare il proprio cammino e coltivare e realizzare le passioni.

Con il tempo ha raggiunto l’obiettivo di lavorare nel campo delle risorse umane e del coaching, trasformando le sfide in opportunità di crescita personale e professionale.

Durante la pandemia ha vissuto una sorta di rinascita, dedicandosi alla scrittura e ottenendo le credenziali come Professional Certified Coach ICF ha trovato nuove strade.

Gli altri racconti di Monica Urbani

La scrittrice ha già pubblicato due racconti che hanno dato vita alla collana “Unici” (acquistabile su Amazon): Non guardarmi, non ti sento e AMA.

Il primo libro affronta la disabilità dal punto di vista di chi la vive: “Se sei un essere umano vivi per diritto di nascita, senza che nessuno possa arrogare a sé il potere di includerti. L’inclusività non è un atto di condiscendenza, ma un’accoglienza reciproca e naturale”.

AMA, invece, narra dell’orientamento sessuale in modo poetico ed empatico, per arrivare alla conclusione che i sentimenti non rappresentano una questione di genere.

Non solo scrittrice

Parallelamente alla sua carriera di scrittrice, Monica Urbani porta avanti una missione nel coaching, lavorando su progetti che promuovono l’identità, la crescita personale e la diffusione del concetto di coaching a livello internazionale.

Attualmente, con il Chapter Italiano di ICF è coinvolta in un gruppo di ricerca sull’applicazione dell’intelligenza artificiale al coaching, ponendo in evidenza i benefici, gli ostacoli e le implicazioni etiche di questa innovazione.

“Andare contro il progresso è una battaglia che ci rende sconfitti in partenza. È funzionale, invece, cogliere quali opportunità ci vengono date e prepararsi per sfruttare il cambiamento regalando ali al successo”, aggiunge Urbani.

In questo momento è anche co-conduttrice di un podcast intitolato Coaching Dialogue, realizzato con Cristina Campofreddo MCC ICF. L’obiettivo del podcast è quello di diffondere la cultura del coaching, parlando non solo agli addetti ai lavori ma a tutti, trattando temi come l’etica, l’attualità, l’impegno sociale ed il benessere attraverso il fil rouge del coaching.

Per altre informazioni è possibile visitare il sito www.coachingmore.net