Giurato di Tú sí que vales e prof di Amici, ma anche ex caposquadra di Pequeños gigantes, tutti programmi
targati Maria De Filippi. Rudy Zerbi è grande amico e stabile collega della signora di Mediaset (per dire, la scorsa primavera ha condotto anche una puntata speciale di Uomini e donne, sempre della Super Maria). Ma lui, oltre
a essere un personaggio televisivo, è pure conduttore radiofonico, da un paio d’anni al timone di Zerbinator, trasmissione di Radio Deejay che anche quest’estate ci ha tenuto compagnia tutti i weekend nella fascia oraria dalle 12 alle 14.

Zerbi è solo lavoro? Per niente: ha una vita affettiva affollatissima. Figlio con tre padri: Roberto, ex compagno della mamma che lo ha riconosciuto, Giorgio attuale compagno della madre e Davide Mengacci, che Zerbi ha scoperto essere suo padre naturale a trent’anni passati. Ora è innamoratissimo di Maria Soledad, architetto di interni cui è legato da tempo, con cui ha avuto il fi glio Leo di due anni e mezzo. È anche papà di altri tre ragazzi
avuti da due sue precedenti compagne e in famiglia ci sono pure due bambine che Maria ha avuto in passato.

Rudy, come va l’amore?
«Molto bene, sono felice perché siamo una meravigliosa famiglia allargata, abbiamo dovuto comprare un furgoncino per girare tutti assieme, perché quando ci spostiamo in formazione completa siamo in otto, però è bello. Poi devo dire che ho finalmente al mio fi anco una compagna che mi sa capire e soprattutto, questa è la cosa più bella, che è completamente lontana e disinteressata alle luci dei riflettori, fa l’architetto, un’altra vita. Mi mi sta accanto nelle cose importanti, quando magari il mondo che frequento è interessato a me più come personaggio che come persona. Lei mi dà grande equilibrio, mi piace moltissimo».

Sei molto legato al tuo piccolo Leo, l’hai portato anche sul palco che con Zerbinator hai organizzato
in spiaggia a Riccione.
«Ho scoperto che a due anni e mezzo è già un grande fan della musica, il suo cantante preferito del momento è Fabio Rovazzi, con il tormentone Volare realizzato con Gianni Morandi. Mi fa molto divertire e molto ridere».

Per te è stata un’estate lavorativa. Faticosa?
«Per niente. Era tutto talmente informale, il palco a ridosso del mare, persone in infradito e pantaloncini,
si respirava aria di divertimento».

Com’è la risposta del pubblico della radio? Sento che molti intervengono in trasmissione.
«La radio non è viva, ma vivissima. Merito anche dei social e delle app che permettono di ascoltare un
programma ovunque. Ad esempio, in trasmissione scrivono messaggi ascoltatori italiani che sono andati a
vivere nei posti più disparati all’estero e che per stare più vicini al proprio Paese ascoltano la radio italiana.
Scrivono: “Sono sul ponte di Filadelfi a, sto andando a casa a dormire” e in Italia magari è mattina.
Oppure: “Sono in Giappone, sono in Thailandia” e raccontano avventure del loro viaggio. Confesso che
il mio sogno è fare un programma che racconti e parli solo delle storie degli ascoltatori, cioè non notizie,
ma vite vere».

Ma preferisci la radio o la Tv?
«Penso di poter fare radio perché faccio la Tv, cioè sono un personaggio conosciuto sul piccolo schermo,
dunque seguito pure in radio. Comunque in radio ho iniziato, e il primo amore non si scorda mai».
Ora ti starai preparando a tornare in Tv. Ho iniziato a registrare Tú sí que vales. Su Amici non ho ancora certezze,
ma mi auguro davvero di farlo, perché questo programma è il mio primo amore della Tv: faccio
musica, sto vicino ai ragazzi. Spero con tutto il cuore di essere
riconfermato».

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