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Gossip

Sara Manfuso dopo il reality: il ritorno all’informazione e alla lotta per i più deboli (INTERVISTA)

Nicolò Figini | 14 Novembre 2022

Sara Manfuso ha rilasciato un’intervista a Novella 2000 nella quale ha raccontato della vita post GF Vip e dell’impegno nel sociale

Intervista a Sara Manfuso

Di recente è stata una concorrente della settima edizione del Grande Fratello Vip. Da sempre però dedica tutta se stessa a importanti battaglie sociali quali la violenza di genere, le pari opportunità e molto altro ancora. Stiamo parlando di Sara Manfuso, giornalista, opinionista e presidente dell’Associazione “IoCosì“.

Novella 2000 l’ha raggiunta per farle qualche domanda sulla sua vita post GF Vip. Ci ha raccontato che nelle ultime settimane si è ricaricata stando a contatto con i suoi affetti più cari, a partire dalla figlia e il marito. Adesso è pronta più che mai per tornare a commentare i casi di attualità e di cronaca nei vari salotti televisivi.

La Manfuso ha anche dimostrato grande affabilità nel rispondere a una nostra domanda un po’ particolare, che metteva in campo una materia a lei familiare, ovvero la filosofia. Tra i filosofi che non avrebbe mai voluto incontrare nella Casa ha menzionato Arthur Schopenhauer “Un po’ troppo pessimista per i miei gusti“. Con Baruch Spinoza, invece, avrebbe stretto amicizia in quanto “Mi ha guidata più degli altri“.

Ovviamente, nell’intervista non si poteva non menzionare la sua esperienza al Grande Fratello Vip. Ecco tutto quello che ha rivelato sul suo rapporto con Marco Bellavia dopo il reality e sull’acceso confronto con Alfonso Signorini.

GF Vip: “A Signorini dico grazie, Marco Bellavia ho evitato di cercarlo”

Sara, visti i suoi impegni nel sociale e a livello giornalistico, cosa l’ha spinta a entrare nel cast del Grande Fratello Vip?

“Non ho partecipato per bisogno di notorietà, ho già uno spazio pubblico. Tra l’altro siamo al GF Vip, quindi per entrare devi aver già fatto qualcosa pubblicamente. Io sono entrata in un ottimo periodo lavorativo, per me. E l’ho fatto per una ragione importante: lavorando nel settore dell’informazione mi rivolgo a un pubblico di nicchia, coloro che hanno voglia di essere informati. Il pubblico del Grande Fratello Vip è molto ampio, e i dati di share lo dimostrano. L’idea di parlare a un bacino così largo mi ha molto affascinata. La televisione è uno spazio in cui mi sento a casa e sto bene. Mi sarebbe piaciuto far arrivare il mio messaggio a un pubblico più numeroso, che è ciò che il GF Vip garantisce“.

A un certo punto, però, ha deciso di abbandonare la Casa. Una volta uscita ha provato a contattare Marco Bellavia per cercare un confronto?

“No, non ci siamo visti. Era una mia volontà incontrarlo fuori, ma per ora ho evitato di cercarlo. Lo farò in un momento che non potrà essere strumentalizzato. Non mi piace trattare un tema così serio esponendomi all’accusa della strumentalizzazione. Quando ho lasciato la Casa ho detto: ‘Cercherò Marco, fuori’. Però non è ancora il tempo, vorrei farlo a bocce ferme, ovvero quando il GF Vip sarà finito. Magari per fare un discorso più articolato su un tema di cui lui è diventato, in qualche modo, volto nazionale. È un tema che va affrontato nel modo giusto”.

Passiamo al confronto in studio con Alfonso Signorini. Si è rivista? Con il senno di poi avrebbe preferito reagire in maniera diversa?

“Sicuramente quella non era l’occasione giusta per affrontare il tema della violenza, non era opportuno. È una considerazione che ho fatto a bocce ferme. Ribadisco che quello non era il momento. Tuttavia il messaggio che volevo consegnare è condiviso da me e da Alfonso, il quale mi ha voluta al GF Vip. Il messaggio era il contrasto, la violenza di genere e la complessità nel capire il disagio interiore che anima una persona, in questo caso una donna che ne è stata vittima. Io ero desiderosa di far passare tutto questo. So che con Alfonso avrei sfondato una porta aperta, perché è sempre in prima linea su tali tematiche. Però, complici i tempi della diretta e la mia emotività in quel frangente sovraesposta, è venuto fuori tutt’altro. Il messaggio era un altro, e sono certa che Alfonso avrebbe condiviso”.

Cosa vorrebbe dire a Signorini, in questo momento?

“Gli sono grata perché mi ha selezionata, volendomi fortemente. Mi ha voluto dare un’opportunità di non poco conto, inserendomi nel cast. Da quando ha preso in mano il reality ha sempre scelto di inserire persone che avessero un vissuto importante. Proprio perché per lui i temi sociali e civici sono davvero il cuore pulsante della trasmissione”.

L’impegno nel sociale: “A mia figlia insegno il rispetto per gli altri e per se stessa”

Si batte da sempre contro la violenza di genere e a favore delle pari opportunità, è anche presidente dell’Associazione “IoCosì”. In che modo agite per combattere queste problematiche?

“IoCosì è un’associazione che si occupa di campagne sociali mettendo al centro il contrasto, la violenza di genere. Indirizziamo le nostre campagne di sensibilizzazione culturale ai più giovani. Abbiamo sempre ritenuto che fosse importante parlare agli adulti di domani, insistendo sulla loro formazione. Abbiamo fatto delle campagne nelle scuole della Capitale, dove abbiamo la nostra sede”.

Può farci un esempio?

“Allargando lo spettro dei temi trattati abbiamo affrontato anche le malattie sessualmente trasmissibili. Siamo andati a raccontare ai ragazzi, con l’ausilio del corpo docente, quali fossero i rischi di una vita sessuale non protetta. La disinformazione o la mancanza di conoscenza può portare a degli esiti inaspettati e molto seri, anche ai più giovani, in termini medici. Ovviamente, di volta in volta coinvolgiamo degli esperti che possano darci il loro apporto. La ‘tuttologia’ non funziona mai, bisogna avere delle competenze. Il cuore pulsante è senz’altro il contrasto alla violenza di genere, ma l’associazione si apre a tutte le difficoltà delle minoranze e dei più deboli”.

Ha già avuto modo di affrontare questi discorsi con sua figlia, nonostante la tenera età?

“Certo. Naturalmente bisogna spogliarsi di tutti i limiti che a volte gli adulti portano con loro: un linguaggio eccessivamente articolato, delle chiusure o delle paure. Bisogna semplificare il messaggio e dare un esempio pratico del concetto d’inclusione. A volte basta poco. Nel dialogo quotidiano con mia figlia, quando torna da scuola, mi racconta cosa succede con il suo compagno, con il così detto ‘diverso’. Per me quella è l’occasione, in qualità di mamma, di spiegarle cosa vuol dire rispetto per l’altro e per se stessa”.

Per concludere, vista la sua ricorrente presenza nei salotti di discussione politica, ci piacerebbe conoscere il suo punto di vista sugli ultimi sviluppi della politica, che dalla casa del Grande Fratello Vip avrete appreso solo marginalmente. Cosa ne pensa di Giorgia Meloni come Presidente del Consiglio?

“Io sono felicissima che sia una donna a ricoprire la carica di Premier da noi in Italia. Per me è stato un momento di giubilo sapere che ci rappresenta in quanto donna. Dal punto di vista politico abbiamo una distanza non colmabile, però la gavetta e il percorso fatto fino a ricoprire la prima carica dello Stato merita un solo commento: ‘Chapeau’. Complimenti, perché ce l’ha messa tutta anche quando le condizioni intorno a lei erano avverse. Ha saputo affermarsi in un mondo che ancora è a vantaggio degli uomini”.