Girono 24 Marzo, il premio nobel per la letteratura, Dario Fo ha compiuto novant’anni. In suo onore c’è stata una grande festa al Piccolo Teatro Studio Melato di Milano.

A dare il via alla serata è stata  l’orchestrina dei ragazzini ‘Archistorti’ di Reggio Emilia. Un gruppo di bambini dagli 11 ai 14 anni hanno suonato  archi e violoncelli diretti dalla Maestra Tatiana Caselli. E’ stato proprio Fo a sceglierli per dargli sostegno: “Suonano insieme dal 2011, ma il progetto si è interrotto per i pochi fondi messi a disposizione: dobbiamo sostenerli”. Ed è cosi il Nobel inizia a recitare, cantare e ballare sulle note dei piccoli musicisti.

Il teatro è pienissimo:la platea e le balconate, nessun posto è rimasto libero. In prima fila,  seduti quattro clown: tuta, naso rosso e rametto d’ulivo in mano, che abbracciavano il pubblico. Nella scenografia , sospesi per aria,  i coloratissimi quadri di Dario Fo. Un tripudio di ospiti e amici che si sono via via alternanati sul palco per fare gli auguri al Nobel. Il Primo fra tutti, Sergio Escobar, direttore dal 1998 del Piccolo di Milano, ma anche l’amico Carlo Petrini, sociologo, scrittore e attivista, fondatore dell’associazione Slow Food. Presente, ovviamente, figlio Jacopo che è salito sul palco e ha parlato dei tre consigli che gli ha dato il padre e che valgono per chiunque voglia fare teatro: “farsi una passeggiata prima di iniziare uno spettacolo; il secondo, le serate migliori sono quelle in cui hai poca aspettativa; il terzo, quando entri in scena hai davanti degli amici perché sono usciti di casa per vedere te”.

Una serata magica, per onorare un fiore all’occhiello Italiano.