Tragedia Ponte Genova: l’ex giocatore della Juventus Stefano Sturaro prega per la sua città su Twitter. La redazione di Novella 2000 si unisce alle sue parole.
Tragedia Ponte Genova: il messaggio di Stefano Sturaro – L’ex giocatore della Juventus Stefano Sturaro è tra le celebrità ad essere intervenute sui social dopo la tragedia che ha segnato la vigilia di Ferragosto. Ci riferiamo al drammatico crollo del Ponte Morandi, rovinosamente sbriciolatosi per un tratto di circa duecento metri sulla strada della A10. Il centrocampista, originario del capoluogo ligure, non ha potuto fare a meno di mostrare il proprio cordoglio per le vittime del disastro. Mentre la procura ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo che dovrà far luce sui responsabili dell’accaduto, ecco le parole di preghiera del calciatore, ora passato allo Sporting Lisbona.
Un ponte percorso centinaia di volte, una tragedia che ha colpito la mia terra….una preghiera per Genova e per le vittime. pic.twitter.com/2VYX2bVKUr
— Stefano Sturaro (@sturaro_stefano) 14 agosto 2018
“Un ponte percorso centinaia di volte, una tragedia che ha colpito la mia terra… una preghiera per Genova e per le vittime”.
Naturalmente, anche le redazioni di Novella 2000 e Novella2000.it non possono che unirsi alla preghiera di Stefano Sturaro per le vittime di Genova.
Quella del Ponte Morandi, conosciuto anche come vaga imitazione del Ponte di Brooklyn, è uno dei casi di presunta inefficienza delle nostre infrastrutture. L’opera risaliva alla fine degli anni Sessanta ed è andata incontro ad un cedimento strutturale che cercato di ricondurre al forte temporale della notte. Per altri si tratterebbe invece dell’ennesima dimostrazione dei danni che scatenati dalla negligenza dei controlli.
La protezione civile, che è attualmente al lavoro per soccorrere le vittime sperando di portare in salvo chi si crede ancora sotto le macerie, si trova nei pressi della ferrovia vicina. Ancora una volta esprimiamo dunque la nostra più sincera vicinanza alle vittime, pregando per non smettere di sperare.