Up & Down della settimana: i promossi e bocciati di Roberto Alessi

Roberto Alessi

Up & Down della settimana: i promossi e bocciati di Roberto Alessi

Roberto Alessi | 1 Dicembre 2022

Scopriamo insieme tutti i promossi e bocciati di Up & Down di questa settimana. Ecco cosa ci racconta la rubrica del direttore di Novella 2000, Roberto Alessi

Up & Down – Down per Marco Baldini

Marco Baldini - Up & Down
Marco Baldini – Up & Down

«Il gioco è stata una copertura, non sono mai stato ludopatico, l’ho detto perché ero finito in un giro di malavita». È questa la rivelazione choc fatta da Marco Baldini ai microfoni del podcast One More Time, conversando con Luca Casadei. Ma come è possibile? Per anni ci ha raccontato questa sto- ria, a me, agli amici, perfino a Fiorello che l’ha reso famosissimo e che aveva conosciuto a Radio Dee Jay.

Ci ha preso in giro per tutti questi anni? «Non sono mai stato un vizioso, non sono mai stato un giocatore compulsivo». Poteva stare zitto, punto e basta, non doveva giustificarsi. Pare che per fare delle speculazioni fosse finito in un giro di malaffare, spinto dal desiderio di diventare ricco velocemente. Alcuni amici (o ex) ora dicono: «Due le ipotesi: o racconta palle o ci ha preso in giro».

Sempre a Casadei ha raccontato che Fiorello non lo vuole più e ha ragione. Ma se Fiore non lo vuole incontrare non è certo per il gioco o altro, ma perché il lavoro era diventato difficile con lui. Son felice però nello scoprire che è tutto risolto: oggi Marco ha una compagna eccezionale, un figlio meraviglioso, e un lavoro in una radio che lo diverte.

Bravo, Marco, continua così.

Up per Rishi Sunak

Rishi Sunak
Rishi Sunak

È diventato premier da poco, ma già gli stanno facendo un mazzo tanto. Parlo di Rishi Sunak, premier britan- nico e miliardario di suo. «Mentre il Regno Unito sprofondava in una crisi nera, invece del confronto sulle idee dell’uno e dell’altro si consumavano fiumi di inchiostro sui mocassini firmati Prada scamosciati sfoggiati da Rishi Sunak in un cantiere edile» scrivono.

E non sono passate inosservate neanche le car shoes Tod’s di Diego Della Valle al summit di Bali. È ricco che spenda i suoi soldi come vuole, semmai la critica sta nel fatto che non inossa scarpe inglesi, il minimo per il premier.

Diciamolo: Italians do it better… anche con i piedi.

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