La famiglia di Massimiliano Varrese in un’intervista ha deciso di intervenire in sua difesa dopo gli attacchi da parte dei fan di Beatrice Luzzi e di alcune frasi che l’attrice avrebbe utilizzato verso il suo compagno d’avventura.

La difesa della famiglia di Varrese

Non ci sta la famiglia di Massimiliano Varrese e, per tale ragione, ha deciso di intervenire in sua difesa dopo diversi attacchi che avrebbero ricevuto da parte dei fan di Beatrice Luzzi.

La madre insieme alla sorella e zia dell’attore tra le pagine di Fanpage.it hanno voluto esprimere il loro punto di vista. La prima a parlare è stata la zia di Varrese che ha esordito: Doveva essere una bella esperienza ma è diventato un incubo. La signora Beatrice Luzzi ha addirittura parlato di molestie. È gravissimo“.

Poco dopo a seguire anche la sorella di Varrese ha voluto spiegare la sua esperienza con il mondo social da quando Massimiliano è al Grande Fratello. Stando al suo racconto alcune fan di Beatrice Luzzi avrebbero sollevato temi importanti come il “femminicidio”. Monica, questo il nome della sorella di Massimiliano, ha detto di non rispondere per non mettersi allo stesso livello:

“Quel fandom è diventato una setta. Addirittura, quando è morto il padre di Beatrice, si sono augurati che a mio fratello accadesse la stessa cosa. Non è più un gioco. […]”. Ciò che si chiede la sorella di Varrese è cosa abbia fatto di grave per meritarsi tutto questo. Lei sostiene che avrebbe solo reagito alle provocazioni di Beatrice, che su di lui avrebbe detto tante cose: “Le sue, però, non sono state mostrate”.

A fare da eco a queste parole è stata la madre di Massimiliano Varrese, la quale ha definito suo figlio “vittima di una carneficina”. Per lei questo non è più un gioco. Al contempo è anche rimasta male quando in diretta all’attore è stato mostrato il messaggio della sua ex Valentina a favore di Beatrice Luzzi:

“(….) È stato uno smacco, per di più perché è avvenuto in diretta. Questo è uno degli episodi che mi ha fatto più male ma ce ne sono decine. […] Da madre, non ho potuto fare niente. Ho parlato con decine di avvocati e tutti mi hanno detto che dovrà essere lui a decidere una volta uscito”.

Tutte e tre si sono dette molto deluse e arrabbiate, indicando Massimiliano Varrese come un uomo modesto, che non si è mai montato la testa e che ha sempre lavorato da quando ha 19 anni: “Non si è mai vantato. Ma sta diventando un incubo e non è più un gioco. È un massacro: massacrano sia la persona che l’artista”. Ci sarebbe dunque una vera e propria gogna social contro di lui.

Con queste dichiarazioni dunque la famiglia di Massimiliano Varrese ha voluto intervenire per porre fine agli attacchi social nei confronti dell’attore.