Il Giudice indaga sui beni dell’Avvocato: Lapo e Ginevra sono archiviati, ma per il fratello maggiore scatta l’imputazione coatta

Un clamoroso colpo di scena giudiziario agita profondamente la città di Torino e, con essa, l’intera dinastia Agnelli-Elkann in queste ore cruciali. Il lungo contenzioso legale, che si trascina ormai da decenni intorno al vasto e complesso patrimonio lasciato in eredità dal leggendario Avvocato Gianni Agnelli, registra una inattesa accelerazione in tribunale. Il Giudice per le indagini preliminari, Dottor Antonio Borretta, ha emesso un provvedimento che ribalta completamente le richieste iniziali avanzate dalla Procura della Repubblica locale.

I Pubblici Ministeri torinesi, dopo una lunga e dettagliata fase istruttoria, avevano infatti proposto l’archiviazione totale del fascicolo per tutti i soggetti indagati coinvolti nella complessa vicenda. Tuttavia, il Giudice Borretta ha accolto pienamente la richiesta di opposizione presentata dagli avvocati della controparte, in particolare la figlia dell’Avvocato, Margherita Agnelli, madre degli stessi Elkann. Margherita Agnelli da tempo insiste per fare chiarezza sulla successione.

Archiviazione per Lapo e Ginevra Elkann

La decisione del gip ha creato una netta e inaspettata spaccatura tra i tre fratelli eredi del ramo paterno. Il Giudice ha concesso pienamente l’archiviazione tanto a Lapo Elkann quanto a sua sorella Ginevra Elkann, ritenendo evidentemente insufficienti le prove a loro carico nel merito delle contestazioni mosse. La posizione del terzo fratello, John Elkann, si è invece complicata.

Il Giudice per le indagini preliminari ha infatti ordinato formalmente alla Procura di formulare immediatamente un capo d’accusa nei confronti dell’imprenditore, attuale presidente di Stellantis e Ferrari. I Pubblici Ministeri sono adesso costretti, contro la loro stessa valutazione iniziale, a chiedere il rinvio a giudizio di John Elkann in quella che, nel complesso gergo dei palazzi di giustizia, viene definita una vera e propria “imputazione coatta” e che rappresenta un atto estremamente raro.

Il curatore dell’eredità italiana

Dietro la rigida applicazione della norma si nasconde la richiesta di chiarezza sul testamento dell’Avvocato. L’archiviazione parziale lascia intendere che il Giudice non abbia dubbi sulla validità del testamento redatto in Svizzera e contestato da Margherita Agnelli fin dall’inizio. Il focus investigativo si concentra piuttosto sulla figura del curatore dell’eredità italiana.

La battaglia legale si sposta adesso in un nuovo e decisivo campo di azione. Gli avvocati che assistono John Elkann e che hanno seguito la vicenda con grande attenzione, hanno definito immediatamente la decisione del gip come “abnorme” e “ingiustificata”. Hanno già annunciato con fermezza la loro intenzione di presentare ricorso urgente e immediato presso la Suprema Corte di Cassazione a Roma. L’obiettivo della difesa rimane naturalmente quello di ottenere l’annullamento definitivo di questa inattesa e gravosa imputazione.

Il futuro giudiziario dell’uomo forte del Gruppo Exor si tinge improvvisamente di incertezza. L’episodio segna un punto di svolta fondamentale nella complessa saga dell’eredità Agnelli che da anni tiene banco nella cronaca finanziaria e giudiziaria internazionale. L’attesa è ora tutta concentrata sulle prossime mosse della Procura e sulla reazione che avrà la Cassazione romana.

Dario Lessa