Processo Ferragni, la difesa respinge le accuse: “Nessun dolo, pubblicità ingannevole già risarcita”
Durante il processo a Milano sul caso Balocco, la difesa di Chiara Ferragni esclude dolo e raggiri La vicenda legata…
Durante il processo a Milano sul caso Balocco, la difesa di Chiara Ferragni esclude dolo e raggiri
La vicenda legata ai prodotti solidali Balocco e Dolci Preziosi
Nel processo che vede imputata Chiara Ferragni per il caso Balocco, la difesa è intervenuta per chiarire la posizione dell’imprenditrice digitale.
Durante l’udienza a porte chiuse, tenutasi a Milano, il legale della Ferragni ha respinto con decisione l’ipotesi di truffa aggravata. In particolare, ha sottolineato l’assenza di dolo e ha ricordato che eventuali profili di pubblicità ingannevole sono già stati risarciti.
Udienza a Milano
L’udienza si è svolta oggi, 19 dicembre 2025, davanti ai giudici milanesi. Il procedimento riguarda la vicenda del Pandoro Pink Christmas di Balocco e delle uova di Pasqua Dolci Preziosi, finite al centro dell’inchiesta giudiziaria.
La difesa di Ferragni: “Nessun dolo né raggiro”
Nel corso della sua arringa, l’avvocato Giuseppe Iannaccone, uno dei difensori di Chiara Ferragni, ha escluso la presenza degli elementi tipici della truffa aggravata. Secondo la difesa, nella condotta dell’imprenditrice non sarebbero presenti artifici, raggiri o un’intenzione dolosa. Si tratta, ha spiegato il legale, di requisiti indispensabili per configurare il reato contestato.
Le email con Balocco e il nodo della pubblicità ingannevole
A sostegno della propria tesi, l’avvocato ha richiamato le email scambiate tra Ferragni e Balocco. Dalle comunicazioni emergerebbe un rapporto trasparente e privo di intenti fraudolenti. Per questo motivo, la difesa ritiene che la vicenda possa rientrare, al massimo, nell’ambito della pubblicità ingannevole, già affrontata nelle sedi competenti.
Risarcimenti già versati e principio del ne bis in idem
Un altro punto centrale riguarda i risarcimenti già effettuati. La difesa ha ricordato che Chiara Ferragni ha già provveduto a risarcire quanto contestato. Da qui il richiamo al principio del ne bis in idem, che impedisce di essere sanzionati due volte per la stessa condotta.
Chiara Ferragni fiduciosa
“Sono tranquilla e fiduciosa, speriamo bene. Siamo fiduciosi”. Lo ha dichiarato Chiara Ferragni, durante una pausa dell’udienza.
Un processo ancora aperto
Il procedimento giudiziario resta aperto.
Ora spetterà al tribunale valutare le argomentazioni delle parti e stabilire se la vicenda abbia rilevanza penale o se debba essere ricondotta esclusivamente a un illecito di natura diversa.
Chiara Ferragni/Ph Maurizio Maule Ipa Agency.net