Caso Emanuela Orlandi: c’è una nuova indagata a distanza di 42 anni dalla scomparsa
Chi è Laura Casagrande, l’ex compagna della scuola di musica accusata di aver fornito false informazioni al pubblico ministero Dopo…
Chi è Laura Casagrande, l’ex compagna della scuola di musica accusata di aver fornito false informazioni al pubblico ministero
Dopo 42 anni di misteri e silenzi assordanti, il caso di Emanuela Orlandi registra un’improvvisa accelerazione che potrebbe cambiare profondamente la direzione delle indagini attuali. La Procura di Roma ha infatti iscritto nel registro degli indagati Laura Casagrande, una ex compagna della scuola di musica frequentata dalla giovane cittadina vaticana sparita nel nulla. L’accusa formale che pende sulla donna riguarda le false dichiarazioni rese al pubblico ministero durante i recenti interrogatori condotti per fare finalmente luce sul drammatico mistero.
Laura Casagrande, che oggi ha cinquantasette anni, condivideva con Emanuela le ore di studio presso l’istituto di Sant’Apollinare proprio nei giorni precedenti alla sua tragica sparizione. La sua figura è sempre apparsa nei verbali dell’epoca poiché la donna rientra nel ristretto gruppo di persone che videro la Orlandi poco prima del buio. Già in passato la sua famiglia ricevette una misteriosa telefonata anonima in cui un ignoto interlocutore faceva esplicito riferimento alla figura del terrorista turco Mehmet Ali Ağca. Questo dettaglio inquietante ha spinto i magistrati a riascoltare la donna nel tentativo di trovare nuovi elementi utili a ricostruire i movimenti di quel lontano pomeriggio.
Vecchie testimonianze con nuovi riscontri tecnici
Le indagini attuali hanno preso vigore nel 2023, quando i carabinieri del Nucleo investigativo di Roma hanno iniziato a incrociare vecchie testimonianze con nuovi riscontri tecnici. Durante l’audizione svoltasi in mattinata a piazzale Clodio, la Casagrande si è presentata davanti agli inquirenti accompagnata dal suo difensore per rispondere alle pesanti contestazioni mosse. La Commissione bicamerale d’inchiesta aveva già ascoltato la donna poco più di un anno fa, riscontrando probabilmente alcune incongruenze che hanno poi motivato l’apertura del procedimento penale. Gli investigatori sospettano che la teste possa aver omesso dettagli fondamentali o alterato il racconto di fatti cruciali legati alle ultime ore trascorse insieme alla sua amica.
Il contesto in cui matura questa novità giudiziaria riporta l’attenzione pubblica sulle dinamiche interne alla scuola di musica e sulle frequentazioni che Emanuela intratteneva fuori dalle mura domestiche. La decisione della procura di procedere formalmente contro un’ex allieva indica che gli inquirenti considerano le sue affermazioni come un ostacolo concreto al raggiungimento della verità storica. Mentre i familiari della vittima attendono con ansia ogni possibile sviluppo, l’inchiesta prosegue serrata nel tentativo di abbattere il muro di omertà costruito in oltre quattro decenni. La posizione di Laura Casagrande rappresenta ora uno snodo fondamentale per capire se qualcuno abbia deliberatamente protetto segreti inconfessabili per tutto questo lunghissimo arco di tempo.