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Addio a Stephen Hawking. Ci ha lasciati a 76 anni lo scienziato della «teoria del tutto» che voleva capire l’universo

Maura Messina | 14 Marzo 2018

L’astrofisico Stephen Hawking ci ha lasciati, nato l’8 dicembre 1942 a Oxford, è morto all’età di 76 anni. Non è […]

L’astrofisico Stephen Hawking ci ha lasciati, nato l’8 dicembre 1942 a Oxford, è morto all’età di 76 anni.

Non è un caso che lo scienziato sia nato  l’8 gennaio 1942, esattamente 300 anni dopo la morte di Galileo. Questa coincidenza Stephen l’ha commentata così: «Stimo però che quello stesso giorno devono essere nati circa duecentomila altri bambini. Non so se qualcuno di loro abbia in seguito manifestato un qualche interesse per l’astronomia».

L’astrofisico Stephen Hawking ci ha lasciati

Affetto da sclerosi laterale amiotrofica (SLA), una malattia degenerativa, a 21 anni gli diedero appena 2 anni di vita.

Per altri 55 anni, invece, Stephen Hawking ha vissuto raggiungendo diversi successi accademici.

Nel 1963 scoprì di essere affetto da sclerosi laterale amiotrofica (Sla), una malattia degenerativa invalidante, che dagli anni Ottanta in poi lo costrinse all’immobilità.

Una grave perdita per il mondo della scienza

Nonostante la sua grave condizione fisica è diventato uno dei più grandi scienziati a livello mondiale.

All’età di 32 anni Hawking diventò un membro  della Royal Society, l’istituzione scientifica più famosa della Gran Bretagna.

Lasciò l’Università di Oxford per  andare a Cambridge a studiare astronomia teorica e cosmologia.

Lì ottenne la cattedra di matematica nel 1979 insegnando per trent’anni.

«Benché i miei genitori abitassero a Londra, perché Oxford era un posto più favorevole in cui nascere durante la seconda guerra mondiale.

C’era infatti un accordo per cui i tedeschi non avrebbero bombardato Oxford e Cambridge e gli inglesi avrebbero analogamente risparmiato dalle bombe Heidelberg e Göttingen.

È un peccato che un accordo così civile non sia stato esteso anche ad altre città», raccontava sempre Hawking.

Uno dei suoi più grandi contributi è  la teoria cosmologica sull’inizio senza confini dell’Universo (chiamata stato di Hartle-Hawking) e la termodinamica dei buchi neri, la cosiddetta “radiazione di Hawking”.

Stephen Hawking morto a 76 anni

Per tutta la sua vita Hawking ha  studiato e osservato l’Universo non si è mai fermata.

Per due volte Stephen ha rischiato di morire: sia nel 1985 che nel 2009, per due gravi forme di polmonite.

In tutta la sua vita le sue scoperte hanno lasciato  il segno e il fatto che non riuscì ad ottenere il premio Nobel è solo una formalità.