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Alla ricerca di… Patrick Demarchelier con Elena D’Ambrogio: addio a un genio delle foto

Redazione | 13 Aprile 2022

Elena D’Ambrogio ricorda il genio dell’obbiettivo Patrick Demarchelier, grande amico di Lady D e artista dello scatto recentemente scomparso

La fama di Demarchelier

Pronunciare il nome Demarchelier rimanda automaticamente alla celebre battuta del film Il Diavolo veste Prada: “Miranda, c’è Patrick”. Perché la fama del fotografo Patrick Demarchelier si è estesa ben oltre la fotocamera. Ma la sua fotocamera è stata molto vivace e intraprendente. Le donne, nelle sue fotografie, sembrano condurre le loro vite migliori. Celebrità, star, top model, nonché Diana, Principessa del Galles, sono spesso colte, dopo che la preparazione di trucco e parrucco è compiuta, e dopo le endorfiniche lusinghe di Patrick garantite anche dal suo, mai perso, forte accento francese, in momenti di assoluta perfezione.

Demarchelier, morto pochi giorni fa all’età di 78 anni, è approdato alla moda di Parigi alla fine degli anni ‘60, con un gruppo di giovani fotografi con cui condivideva una nuova informalità. Preferivano gli scatti di strada a quelli in studio e le giovani modelle esotiche, senza broncio, erano visibilmente divertite nell’essere inserite in luoghi che, anche i lettori delle riviste, potevano ammirare: una spiaggia assolata, un mercato, la cima di un grattacielo.

Le persone fotografate interagivano tra loro, condizione che si è andata poi man mano modificando. Fino a trasformare la modella nella centralità dell’obbiettivo, colei che monopolizza la scena.

Il reportage nella moda

Demarchelier è stato convincente nel trasporre lo stile del reportage al mondo della moda.

“Damn braces, bless relaxes” (maledire rinforza, benedire rilassa) di William Blake era il principio delle sue migliori cover.

Scattò alcuni fotogrammi all’adolescente Christy Turlington che ciondolava disordinato dopo una giornata in un resort messicano. Et voilà, divenne un’ottima copertina di Vogue.

Poi fece posare suo figlio Victor con l’enorme vestaglia che Vanessa Duve indossava su una spiaggia, e sorprendendoli scompigliati dal vento a ridere insieme ne fece un’altra copertina.

Lady Diana, vedendo il ragazzo nella foto, che aveva pressappoco l’età dei suoi figli, le piacque così tanto da chiedere a Demarchelier una sessione di ritratti privati. Il Maestro non solo accettò l’incarico, insolito secondo il protocollo della Corona, ma portò anche con se l’hair stylist per tagliare i capelli della Principessa come quelli della modella Linda Evangelista, anche se con una tiara in cima.

La sensibilità convincente di Patrick giocherà un ruolo importante nel rendere Diana sempre più sicura del suo glamour. Ed entrambi ne usciranno orgogliosamente premiati, per quelle immagini memorabili che utilizzavano il linguaggio visivo delle top model, ma soprattutto per la bella e duratura amicizia che ne derivò.

In cinquant’anni di carriera Demarchelier ha scattato copertine per i più prestigiosi magazine del mondo, e ha firmato due edizioni del Calendario Pirelli. Ma anche diverse campagne pubblicitarie di colossi dell’industria della moda, da Chanel a Louis Vuitton.

Le origini

Patrick Demarchelier era nato in un ambito famigliare modesto. Primo dei cinque figli di madre metà francese e metà inglese, e padre spesso in viaggio con un cinema itinerante, che poi partirono definitivamente per l’Africa.

Nella loro tappa in Normandia il ragazzo, che era poco incline alla vita scolastica, scattava sempre foto con occhi sognanti. Quando sua madre divorziò e si risposò, Patrick aveva 17 anni. Il suo patrigno gli regalò una semplice Kodak, con la quale realizzava ritratti e scatti di matrimonio per piccoli compensi. Trovò lavoro come ritoccatore di laboratorio e tipografo di fototessere.

Il suo unico scopo era arrivare a Parigi, cosa che fece a 20 anni guadagnandosi da vivere come stampatore di foto.

Demarchelier è diventato fotografo lavorando per un’agenzia parigina di modelle, per poi immortalare abiti prêt-à-porter per le vivaci riviste Elle, Marie Claire e Nova.

Dal successo agli ultimi anni

Il successo è arrivato negli Anni ‘80, quando le modelle sono diventate star. Christy Turlington, Claudia Schiffer e Naomi Campbell hanno portato i loro nomi e la loro personalità in immagini editoriali e pubblicitarie.

Demarchelier ha saputo crearsi una condizione professionale che gli consentisse di muoversi in una pluralità di ambiti: campagne pubblicitarie per Dior, Chanel, Armani e Ralph Lauren.

Nonostante alcuni ritratti maschili, la priorità assoluta di Demarchelier erano i soggetti femminili. Tra questi, la maggior parte della lista privilegiata dei red carpet, degli Oscar, e ancora Madonna, Britney Spears, Mariah Carey, Céline Dion e Janet Jackson.

Ha ritratto alcune delle personalità più significative della cultura popolare dell’ultimo mezzo secolo, da Kate Moss a Sophia Loren fino a Carla Bruni, che lo scelse come suo fotografo ufficiale durante il suo mandato di Première Dame all’Eliseo.

Patrick Demarchelier è scomparso nella sua casa di New York, dove viveva con la moglie Mia, lasciando tre figli: Gustaf, Arthur e Victor.

a cura di Elena D’Ambrogio