Quando le storie d’amore finiscono, soprattutto quelle lunghe e importanti, spesso rimane comunque un affetto enorme. Non è una regola ferrea, ma c’è sicuramente chi mantiene un buon rapporto, a maggior ragione se ci sono pure dei figli comuni di mezzo. È questo il caso di Eleonora Pedron e Max Biaggi, insieme per undici anni e due bambini (Ines, 2009 e Leon 2010) insieme, prima di prendere strade differenti. La Pedron si fidanzò con il fratello dell’allenatore del Chelsea Antonio Conte, Daniele Conte. Max Biaggi con la cantante Bianca Atzei.

Undici anni non sono proprio pochi e l’affetto che lega Eleonora a Max lo ha ricordato lei stessa durante l’intervista a Verissimo da Silvia Toffanin, che andrà in onda domani 30 settembre. “Voglio un gran bene a Max Biaggi”, ha detto la Pedron. Continando: “E gliene vorrò sempre”. La chiacchierata è stata anche l’occasione per parlare in pubblico per la prima volta del grave incidente subito dall’ex motociclista in pista il 9 giugno scorso. Le condizioni dell’ex campione del mondo erano apparse subito parecchio critiche, Biaggi aveva subito un doppio intervento per evitare seri danni ai polmoni. Dopo un po’ di giorni in ospedale, in cui lui stesso si rese conto della possibilità di non farcela, Max è poi stato dimesso e ha cominciato il lungo periodo di recupero, ma ormai fuori pericolo.

La Pedron dal canto suo è stata già toccata nella vita dagli incidenti stradali. Prima il papà, poi la sorella Nives. Quindi, non appena fu informata di ciò che era accaduto in moto all’ex amore, fu presa dallo sconforto: “Quando ho saputo dell’incidente mi è crollato il mondo addosso”, ha ricordato Eleonora. Aggiungendo: “Siccome mi avevano detto che era molto grave ho pensato al peggio. Max è il papà dei miei bambini e mi sono rivista io senza mio padre. Sono stata molto male”. In quel momento lei era a Roma, e corse subito al San Camillo, dove Biaggi era ricoverato: “Ero già a Roma, ma sono andata subito all’ospedale perché mi sono spaventata”, ha puntualizzato l’ex miss Italia. Concludendo: “In ogni caso, anche se non fossi stata a Roma, avrei preso subito un aereo per andare a trovarlo. Ora sono felice che sia in via di guarigione”.