Asia Nuccetelli spende ancora parole per spiegare le sue scelte e, indirettamente, per stemperare le critiche che in queste settimane la stanno investendo in pieno. E aggiunge anche qualche indiscrezione in più sul suo passato. La discussa figlia di Antonella Mosetti, con lei tra i concorrenti della prima edizione del Grande Fratello Vip, è infatti da un po’ di tempo continuo bersaglio dei delatori sul web, a causa dei suoi presunti ritocchini estetici. Secondo molti utenti infatti, Asia è davvero irriconoscibile da quando ha fatto il suo ingresso nella casa insieme agli altri vip. Per via degli aiutini. E questo non va giù a tanti follower che non perdono occasione per dire la loro ed esprimere sdegno a riguardo.

Sulla faccenda è intervenuta più volte la Mosetti, che ha preso in più occasioni le difese di sua figlia, che in passato avrebbe avuto qualche problema a livello psicologico, soprattutto per essere stata vittima di bullismo. Ultimamente poi si era scagliata contro gli hater definendoli “gelosi”, e aggiungendo, in un’intervista concessa a Gay.it: “Quando una è seguita, affermata, intelligente e ricopre un ruolo importante nella società, inevitabilmente attira solo quella. Se sei bella e stupida, piaci. Se sei bella e intelligente, dividi. Quelle che l’attaccano sono tendenzialmente tutte obese, insoddisfatte e prive di buon gusto”. Stavolta però, è stata Asia stessa a raccontarsi. “Oggi sono una giovane donna nuova, fuori e dentro”, ha detto a Gente. Continuando: “Ho lavorato su me stessa e il mio aspetto fisico: ora sono finalmente sicura. E mi sento bella”. Nel corso dell’intervista poi, la Nuccetelli ha confessato un altro retroscena del passato, che fa parte dei suoi ricordi più bui: “Da piccolina sono stata tanto tempo in ospedale”, ha puntualizzato al settimanale. Aggiungendo: “Soffrivo di epilessia. Non potevo stare in ambienti con luci sparate, psichedeliche, con rumori forti, dovevo guardare la tv con occhialini dalle lenti blu. Ero monitorata costantemente e prendevo 100 gocce al mattino e 100 la sera per evitare gli attacchi. A 12 anni, all’improvviso, da una Tac è emerso che ero guarita. Se Dio mi ha salvato da quel male vuol dire che, nella vita, mi ha destinato a qualcosa di bello”. Con buona pace di chi polemizza in continuazione?

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