Aumento pensioni 2026: quanto sale l’assegno minimo, cosa cambia e il calendario dei pagamenti
Tutti i dettagli sull’aumento delle pensioni nel 2026
Nel 2026 le pensioni aumenteranno dell’1,4% con diverse percentuali di rivalutazione e un piccolo incremento per le pensioni minime.
Aumento delle pensioni nel 2026: ecco da quando
Dal 1° gennaio 2026, le pensioni vedranno un incremento grazie alla rivalutazione dell’1,4%.
L’INPS ha confermato che l’aumento si applicherà per compensare l’inflazione del 2025, ma come cambieranno esattamente gli importi?
Scopriamo insieme tutte le novità e il calendario dei pagamenti per il nuovo anno.
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Cosa cambia con l’aumento
Nel 2026, l’1,4% di rivalutazione riguarderà tutte le pensioni, ma non allo stesso modo. Ecco i dettagli:
- Fino a 2.413,60 euro lordi al mese, l’aumento sarà del 1,4% (il 100% della rivalutazione).
- Tra 2.413,61 e 3.017 euro lordi, l’aumento sarà dell’1,26% (90% della rivalutazione).
- Oltre 3.017 euro lordi, l’aumento sarà dell’1,05% (75% della rivalutazione).
Questo significa che una pensione da 800 euro avrà un incremento di 11 euro, mentre chi percepisce 1.000 euro vedrà l’aumento di 14 euro. Le pensioni più alte subiranno incrementi più contenuti: per esempio, da 5.000 euro si passerà a 5.070 euro.
Pensione minima 2026: aumento ridotto
Le pensioni minime beneficeranno non solo della rivalutazione dell’1,4%, ma anche di un piccolo incremento extra stabilito dal governo l’anno scorso.
Tuttavia, questo aumento extra è inferiore rispetto agli anni precedenti: nel 2026, la pensione minima passerà da 616,67 euro a 619,80 euro, un incremento di soli 3 euro.
Anche se l’aumento è contenuto, questo rappresenta comunque un aiuto per chi ha una pensione più bassa, ma è lontano dal bonus che c’era negli anni passati.
Il calendario dei pagamenti nel 2026
L’INPS ha anche confermato le date ufficiali per il pagamento delle pensioni nel 2026. Ecco il calendario:
- 3 gennaio (il 5 gennaio per chi ritira in banca)
- 2 febbraio
- 2 marzo
- 1° aprile
- 2 maggio (il 4 per chi va in banca)
- 1° giugno
- 1° luglio
- 1° agosto (il 3 per chi va in banca)
- 1° settembre
- 1° ottobre
- 2 novembre
- 1° dicembre
Il pagamento seguirà queste date precise, quindi è importante segnare il giorno giusto per non perdere l’assegno.
CREDITI FOTO: Duilio Piaggesi / IPA
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