Stasera c’è la finale di Ballando con le stelle. «I finalisti hanno tutti a un livello altissimo, quindi è difficilissimo fare un nome»: Beppe Convertini, che quest’anno era in gara, non se la sente di fare un pronostico secco. «Secondo me la vincitrice sarà una tra Barbara D’Urso, Francesca Fialdini e Andrea Delogu. È quasi sicuro che vincerà una donna. Anche se il livello è talmente alto che è decisamente complicato esporsi. Martina Colombari, per esempio, balla da Dio ed è quella che è migliorata di più in assoluto. È cresciuta in modo eclatante, ma tutti hanno fatto un exploit incredibile. Anche Filippo Magnini fa delle cose che noi umani… è migliorato tantissimo».

Sarà una finale combattuta dunque?
«Combattutissima. E sarà affascinante proprio per questo. Io ho fatto il tifo un po’ per tutti, chi vince vince, sarò felice. Perché mi rendo conto che hanno fatto progressi pazzeschi. Anche Fabio Fognini ha portato numeri originali, molto nel suo personaggio. Paolo Belli balla tantissimo, non è affatto facile».

I finalisti di Ballando con le stelle visti da vicino

La favorita, inutile girarci intorno, è Francesca Fialdini.
«Talento puro. Sa cantare, sa ballare, è bello vederla in pista: diverte e si diverte. È sorprendente».

Barbara D’Urso.
«È pazzesca. Balla benissimo e ha una forza fisica incredibile. È una leonessa, una forza della natura».

Andrea Delogu.
«È dolcissima. È migliorata tantissimo nel ballo e con Nikita Perotti ha una grande sintonia. Ha raccontato una tragedia personale con una dignità incredibile. Andrea è davvero speciale».

Martina Colombari.
«Ha raccontato una storia molto toccante, con grande dignità e amore. A Ballando con le stelle ha fatto un percorso importante anche sul piano personale».

È vero che è la più competitiva dietro le quinte?
«Sì, è competitiva, ma lo sono un po’ tutte. Siamo in finale, è normale. Come si fa a non esserlo?».

Gli uomini in gara

Fabio Fognini.
«Divertentissimo, di compagnia. Il classico amico con cui andresti in vacanza. Ha portato sempre il buon umore dietro le quinte».

Filippo Magnini.
«È la perfezione. Ha fatto cose che non si sono viste non solo in questa edizione di Ballando con le stelle, ma in tante altre. È l’atleta totale, anche nel ballo».

Due ex sportivi, ma due percorsi diversi.
«Magnini è più atleta, Fognini più showman. Entrambi hanno fatto numeri belli, ma molto diversi».

Ballando con le stelle: chi vince? Convertini incerto
Beppe Convertini (IPA)

Lo spareggio e l’incognita pubblico

La finale si aprirà con lo spareggio tra Paolo Belli, Rosa Chemical e Martina Colombari. Chi passa?
«Difficilissimo dirlo, perché sono tre stili completamente diversi. Paolo è quello che ha ballato più di tutti, anche da solo, e non viene mai sottolineato. Non era facile per lui trovarsi in quella posizione. Martina sulla carta è fortissima. Anche Rosa Chemical ha fatto un percorso figo, Rosa è un ragazzo d’oro e piace al pubblico. Proprio il pubblico da casa potrà sorprendere».

Ballando con le stelle… e poi?

Di lei si è detto che non si è impegnato troppo. Se l’avesse fatto sarebbe arrivato in finale?
«No, assolutamente no. Mi sono impegnato tantissimo, ma se non sai ballare, non sai ballare. Portare a termine nove coreografie per uno che parte da zero è già tantissimo. Cinque ore al giorno di prove sono una sfida vera».

Continuerà a ballare?
«Ho promesso alla mia maestra Vera Kinnunen che andrò a fare qualche lezione. Ho perso sei chili, quindi qualche movimento l’ho fatto. È stata una sfida con me stesso».

Cosa le resta di questa esperienza, al di là del risultato?
«È stata come una gita scolastica con amici. Ho vissuto per la prima volta quello che non ho vissuto quando avevo 17 anni, perché ho perso papà e quindi la mia spensieratezza dell’adolescenza purtroppo è andata via subito di colpo. Invece in questa occasione mi è capitato questa sensazione di vivere dei mesi con dei compagni di viaggio in una bolla. Si è creato un gruppo meraviglioso. Io mi sono divertito tanto. Ho rappresentato la quota comica del programma. Ma soprattutto ho fatto una cosa che non avevo fatto mai nella vita. E sono soddisfatto del mio percorso, al di là della gara».

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