Barbara Francesca Ovieni vive un momento di grande felicità. Non solo per la sua carriera televisiva, che procede alla grande, o per il suo rapporto con il famoso rapper Moreno, vincitore di Amici di Maria De Filippi nel 2013, ma anche perché ha finalmente ritrovato il suo sorriso di sempre e, quindi, tanta tanta serenità in più.

Una malformazione, una così detta “agenesia” che ha origini lontane, non ha permesso a un canino dell’arcata superiore di svilupparsi correttamente, rimanendo incastrato nel palato.

Un fatto di non poco conto, per chi lavora in televisione. “Mi sono per questo rivolta a diversi dentisti”, spiega Barbara, “che però non sono stati in grado di risolvermi il problema. Anzi, la situazione è peggiorata notevolmente”.

L’ultimo intervento, risalente ormai a diversi anni fa, ha portato a una soluzione assolutamente improvvisata, un “rattoppo” che ha provato soltanto a nascondere e non a risolvere il problema.

Così Barbara, rendendosi conto di non poter più rinviare il problema, ha deciso di rivolgersi al professor Stefano Scavia, docente presso l’Università Statale Bicocca di Milano e direttore sanitario della rinomata clinica odontoiatrica Odontoaesthetics.

“Quando Barbara è arrivata da me”, ricorda Scavia, “la situazione era ormai al limite. Quell’accrocchio inguardabile e impossibile da mantenere igienicamente aveva causato un’evidente recessione gengivale nella zona del canino mancante, agevolando lo sviluppo di profonde lesioni cariose a carico degli elementi dentari adiacenti”.

La storia di Barbara

“Mi sono subito resa conto che bisognava intervenire con rapidità, ed è per questo che ho immediatamente interpellato il noto luminare milanese”, continua Barbara. “Avevo precedentemente letto delle riviste americane che parlavano dei suoi studi e delle sue tecniche innovative e rivoluzionarie: soluzioni con zero dolore, zero tagli e zero punti. Non totalmente convinta ho comunque interpellato una mia collega di La7 Gold e cara amica, che già da tempo si era affidata alle cure del famoso odontoiatra, e a quel punto non ho avuto più esitazioni. Mi sono affidata alle sue mani”.

“Abbiamo dovuto innanzitutto togliere la soluzione artificiosa che mi era stata realizzata per tamponare la situazione, rinviando semplicemente il problema, e nello stesso tempo abbiamo curato le lesioni cariose che questa aveva causato ai denti naturali adiacenti. Ma il passaggio fondamentale è stato quello di estrarre il famoso canino rimasto incluso nel palato.

Questo intervento”, ci ha spiegato Barbara, “ha comportato la necessità di ricostruire una zona estesa di osso, che era carente a causa della malformazione e ancor di più a causa della rimozione del canino dal palato. Successivamente, in un secondo intervento, si è posto rimedio alla recessione della gengiva, in concomitanza all’inserimento l’impianto”.

Nonostante la complessità dell’intervento Barbara non ha mai avuto, da un punto di vista estetico, difficoltà di alcun genere.

La soluzione del professor Scavia

“Abbiamo posto inizialmente un provvisorio fisso immediato”, spiega Scavia, “sostituito successivamente con un dente fisso definitivo”.

Un aspetto rilevante questo. Barbara infatti ha potuto tranquillamente continuare la propria attività professionale di conduttrice televisiva senza doversi mai assentare: “Ma la cosa ancora più bella”, dice oggi Barbara, “è che ho finalmente ritrovato il mio sorriso e posto rimedio, e che rimedio, a una situazione che mi trascinavo da tutta la vita. La scelta del professor Scavia mi ha premiato e ora sono decisamente più serena”.

“Il tutto”, conclude Scavia, “grazie a una filosofia di lavoro che si basa sulla rigenerazione e sulla minima invasività, un approccio tecnologico e moderno, che ci ha consentito di trattare un caso complesso senza dolore e senza significative alterazioni della vita personale e professionale della paziente”.

Questo dimostra che, nonostante tutto, in Italia conserviamo ancora delle eccellenze di livello internazionale, grazie alle quali, in questo caso, la paura del dentista è adesso solo un retaggio da dimenticare. Da superare “senza se e senza ma”…