Nel suo settore è una star e non a caso ce ne occupiamo noi di Novella 2000, il giornale delle star. Parliamo di Bruno Rossi, imprenditore dell’orologeria, che ha inventato un marchio e un prodotto nel suo settore seguendo un desiderio di indipendenza e la voglia di sfidare se stessi.

Era il Novanta e un’idea si era impossessata di lui: dare una svolta netta alla carriera lavorativa. «Avevo una posizione sicura, consolidata, ormai da anni». Ma non gli bastava, così decise di lasciare il certo per l’incerto, creò la sua azienda. In un momento in cui
molti tiravano i remi in barca, e lui poteva farlo, rilanciava la sfida alla vita e al lavoro. “L’anno successivo nacque così, ad Alessandria, la società Errebiemme S.a.s. (dalle iniziali del suo nome completo Rossi Bruno Maria), che mosse i suoi primi passi grazie alla vendita di cinturini per orologi”, si legge nella sua biografia. Ma non gli bastava, così nel giro di qualche anno, appena consolidata l’azienda, decise di ampliare l’offerta di prodotti ad altri accessori, gioielli in argento e acciaio.

Volere è potere, si dice, e Rossi non si piegò nemmeno di fronte alla catastrofe terribile che la sua regione dovette affrontare. È la storia che parla: nei giorni 5 e 6 novembre 1994 le province di Cuneo, Torino, Asti e Alessandria furono pesantemente colpite
da una violenta alluvione, causando 70 vittime e 2.226 sfollati. Come detto anche Alessandria fu colpita duramente, molti quartieri furono devastati, e l’azienda di Bruno Rossi fu costretta a ricominciare e nel 1995 rinacque su se stessa. E già che c’era,
visto che in società entrò Lorenza Gambino, giocando sulle iniziali dei loro cognomi (Gambino-Rossi) cambiò nome in Gierre e alla prima generazione, nel 2009, si aggiunse la seconda, con l’arrivo della figlia Alice Rossi, e con lei Bruno decise di accettare la sfida della distribuzione di un brand a livello nazionale.
Oggi Bruno Rossi ha un’ampia gamma di prodotti offerti a gioiellerie e orologerie.

Il servizio completo di Roberto Alessi sul numero di Novella2000 in edicola.

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