Cinemedia Bustout Novella 2000 n. 43 2021

NEWS

Bustout e BSTT di Gianmarco Chianese: l’occhiale vuole la sua parte

Redazione | 14 Ottobre 2021

Gli occhiali di Bustout e BSTT, con un’intervista al proprietario del brand che ci racconta passato, presente e futuro della sua azienda

Abbiamo intervistato Gianmarco Chianese, Creative Director dei brand eyewear Bustout e BSTT, un importante laboratorio, che ci spiega le straordinarie innovazioni che ha portato nel campo delle occhialerie.

Intervista a Gianmarco Chianese

Ci parla del gruppo Bustout?

“Il gruppo Bustout è un laboratorio sperimentale di idee innovative nel settore occhialeria. La curiosità dei nostri progettisti e l’analisi dei trend sono alla base della creatività e del nostro moderno approccio. La nostra collezione coniuga un design moderno, innovativo e sofisticato con l’unicità dei materiali che le abili mani dei nostri tecnici, con un’esperienza trentennale, mettono al servizio dei nostri clienti”.

Come nasce questo gruppo?

“Dall’idea e unione di due forti personalità: il primo è Vincenzo Ascione, abile manager, esperto in economia aziendale, insieme al suo socio Roberto Masucci, grafico e designer. Ambedue napoletani e con idee davvero innovative, creano il brand Bustout”.

Cosa distingue questi occhiali dagli altri che sono in commercio?

“È un prodotto caratterizzato dalla massima assistenza verso i nostri clienti, con un’attenzione speciale alla materia. Nel dettaglio, le lenti sono in CR39, ottenute artigianalmente da un materiale organico. Leggere e resistenti agli urti e dotate di antiriflesso interno, assorbono il 90% dei raggi UV lasciando passare solo il 10% dei raggi solari”.

Da quanti modelli è composta la collezione?

“Tra Bustout e BSTT abbiamo circa 90 modelli. Ogni modello ha molteplici varianti di combinazioni possibile di montatura e lenti. Otteniamo così un campionario in 120/150 posizioni per ciascun brand e 28 colorazioni disponibili per lenti”.

Come sono distribuiti sul territorio nazionale?

“Abbiamo all’attivo una fitta rete di distrubuzione, capillarizzata in maniera omogenea su tutta la penisola, con 12 agenti e 700 negozi di ottici in Italia. L’espansione estera con un totale di 150 negozi vede tra principali protagonisti la Libia, la Tunisia, la Grecia, la Spagna e gli Emirati Arabi”.

Tra presente e futuro

Durante l’emergenza sanitaria per il Covid-19 come è stato il fatturato?

“Il fatturato è una chiave importantissima. Ovviamente non vado nello specifico, ma le posso dire che nel primo trimestre 2021 l’azienda ha maturato un fatturato superiore al totale dell’anno precedente. Nonostante l’emergenza, le nostre garanzie di prodotto, qualità e assistenza sono rimaste costanti, garantendo lo sviluppo delle collezioni e l’avanzamento delle produzioni, investendo nel futuro”.

Parlando di investimento, cosa ci può anticipare?

“Abbiamo all’attivo due grandi progetti d’investimento: il primo a settembre 2021, con il lancio di ‘TWIST’, accompagnato per la prima volta per la nostra società da un brevetto su scala mondiale. Sono molto entusiasta del progetto. Si tratta di un modello dall’animo double. Si possono usare sia il colore interno che quello esterno allo stesso modo. Lo studio degli assi rotanti e dei perni a ribalta permette oggi di affacciarci in un segmento high-performance. Mentre per il 2022 saremo presenti alla Fiera MIDO, dal 11 febbraio al 13 febbraio, a Milano, la più grande del settore occhialeria. Stiamo progettando uno spazio espositivo animato da video e da grandi elementi stampati in 3D. L’altra novità in cantiere per il 2022 sarà un modello esclusivo made to order in oro 18kt + diamanti dal costo di 10.000 euro”.

E, con l’audacia e la determinazione di sempre, vostra caratteristica, credo che ci riuscirete…

Grazie per questa interessante intervista.