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Cairo in Rcs: come presidente vorrebbe l’ex direttore Ferruccio De Bortoli

Redazione | 23 Aprile 2016

Nei salotti finanziari milanesi da giorni non si parla d’altro: chi sarà il nuovo presidente della Rcs targata Urbano Cairo? L’editore […]

Nei salotti finanziari milanesi da giorni non si parla d’altro: chi sarà il nuovo presidente della Rcs targata Urbano Cairo? L’editore ha lanciato un’offerta di scambio di azioni tra Cairo Communication e Rcs che gli permetterebbe di salire nel capitale della società che edita Corriere della Sera e Gazzetta dello Sport a costo zero. In attesa di sapere se (o meglio quando) questa operazione andrà in porto, Cairo per non perdere soldi, ha avviato il lancio di un nuovo settimanale, EnigmisticaPiù, e per non perdere tempo, pare stia individuando i nomi che potrebbero far parte della sua squadra, quando sarà salito in Rcs.

La poltrona di presidente Rcs la vogliono tutti, è importante dunque individuare per tempo un nome di peso che possa sedere lì. Ma partiamo col dire che non finirà a una donna, nonostante il desiderio di quote-rosa a Piazza Affari.

Per “anzianità” (in tutti i sensi) dovrebbe andare al decano dei banchieri italiani ancora in attività: Giovanni Bazoli, nume tutelare di Intesa Sanpaolo e Ubi, ovvero le prime due banche creditrici della disastrata Rcs. Bazoli, che non è ancora riuscito nell’intento di portare sullo scranno di sindaco dell’amata Brescia la figlia Francesca (avvocato), diventerà presidente onorario dell’istituto milanese. Carica compatibile con un altro ruolo di pregio, basti dire che da oltre un decennio la stessa Rcs ha un presidente onorario, Cesare Romiti.

Quindi, Bazoli sarebbe il candidato ideale per la poltronissima ai vertici del gruppo Rcs. Ma da Ca de Sass potrebbe arrivare una sorpresa: c’è un altro banchiere di razza, Gaetano Micciché, presidente di quella Banca Imi che ha di fatto pensato all’offerta carta-contro-carta (senza un solo euro cash) di Cairo su Rcs, che si merita, secondo la vulgata comune, un meritato premio. Leggasi la presidenza della casa editrice che ha sede nella non comodissima Crescenzago. Micciché, il settore lo conosce non foss’altro perché felicemente fidanzato con Jacaranda Caracciolo Falck, erede delle due dinastie, già giornalista (dell’Espresso) e azionista del gruppo controllato da Carlo De Benedetti. Sarebbe un forte legame editoriale.

Ma il vero nome che tutti vedono quale sicuro presidente di Rcs è quello di Ferruccio De Bortoli. Il già bi-direttore del Corriere della Sera, amato dalla borghesia milanese non solo per il suo brillante tratto giornalistico, ma anche per il suo elegantissimo ciuffo brizzolato, sarebbe il trait d’union perfetto tra il rampante Cairo, partito da Masio (Alessandria) e l’aristocratico quartiere di Brera, dove ha sede il Corrierone.

Le dame della Milano bene pare ne siano già entusiaste, anche se fanno notare che la sua nuova carica sarebbe incompatibile che il suo attuale ruolo di editorialista del quotidiano meneghino. E c’è già chi già piange…

di Watchdog