La polemica su Chiara Ferragni

Nelle scorse settimane Fedez aveva annunciato che per lui presto sarebbe arrivato un giorno molto importante. Parole scritte sui social in seguito al lungo discorso riguardante una malattia che, anche se presa per tempo, sembrava preoccuparlo molto. Ha, quindi, voluto ringraziare Chiara Ferragni e tutti coloro che gli sono stati vicino:

Domani per me sarà una giornata importante. Volevo ringraziare tutte le persone che mi hanno scritto in questi giorni mandando positività. Grazie a mia moglie che è sempre al mio fianco, giorno e notte. Grazie alla mia famiglia e ai miei amici che hanno fatto di tutto per tenere alto il morale. E grazie alle nostre due stelle che riescono a creare una magia senza nemmeno rendersene conto: darmi la forza di affrontare tutto questo.

Chiara Ferragni, poi, in occasione del primo compleanno della figlia Vittoria ha rivelato che Fedez si trovava in ospedale, verso fine marzo: “Buon primo compleanno alla nostra Vittoria. Abbiamo scattato queste foto Domenica, con qualche giorno in anticipo, perché sapevamo che oggi papà sarebbe stato in ospedale (ma sarà presto a casa). Ti amiamo alla follia patata“. Un video pubblicato su TikTok dall’influencer, verso la fine della degenza in ospedale del marito, però, ha scatenato la polemica.

Qui sopra, infatti, vediamo Chiara mentre si riprende con il rapper sul letto alle sue spalle. Sullo schermo compare la scritta: “Ultima notte all’ospedale dopo che mio marito ha combattuto un raro cancro al pancreas“. La Ferragni ha riscontrato molte critiche per questo TikTok registrato perché in molti lo hanno ritenuto inopportuno. Voi cosa ne pensate? Fatecelo sapere nei commenti.

Nel frattempo, a poco tempo di distanza dall’operazione il medico di Fedez ha parlato del cancro che ha colpito il rapper. Andiamo a rivedere le sue dichiarazioni. Continuate a leggere…

Parla il medico di Fedez

Il dottore che ha avuto in cura il marito di Chiara Ferragni, quindi, ha spiegato nel dettaglio questo tipo di tumore e come si agisce:

Oltre a essere rari i NETs (dall’inglese Neuro-Endocrine Tumors) sono quasi sempre “silenziosi”. Solo nel 20% dei casi danno sintomi specifici legati all’iperproduzione di ormoni. Sono un gruppo di neoplasie molto diverse fra loro, alcune aggressive altre “indolenti”, ovvero che evolvono lentamente. Parliamo di tumori che hanno origine dal sistema neuroendocrino, costituito da cellule con caratteristiche tipiche sia delle cellule endocrine, quelle che producono gli ormoni, sia di quelle nervose. Queste cellule sono presenti in tutto l’organismo, quindi i NETs possono colpire organi differenti quali pancreas, intestino, polmoni, tiroide, timo o ghiandole surrenali.

Il medico, in seguito, ha anche chiarito quali sono le percentuali di guarigione:

Siamo di fronte a patologie molto diverse fra loro, che richiedono un approccio personalizzato. Se il tumore viene scoperto agli inizi ed è localizzato, la chirurgia radicale, ovvero l’eliminazione di tutta la massa neoplastica, può portare a guarigione alte percentuali di pazienti. Spesso l’intervento chirurgico è complesso: punta ad asportare completamente la malattia, preservando il più possibile la funzione dell’organo.

Se la rimozione del tumore è parziale o se la scoperta è tardiva e ci sono già metastasi, oppure in caso di recidive che si presentano nel tempo. Oggi abbiamo comunque a disposizione diversi tipi di farmaci. Dalla chemioterapia (efficace solo in alcune forme) agli analoghi della somatostatina, dai farmaci a “bersaglio” fino alle strategie locoregionali (come l’embolizzazione o la termoablazione epatica). Recentemente poi è stata approvata anche in Italia la nuova terapia radiorecettoriale, in grado di veicolare un’energia “distruttiva” mirata in modo specifico sulle cellule cancerose.

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