Emma rivela l'ultima conversazione avuta col padre Rosario

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Emma racconta l’ultima conversazione avuta col padre Rosario

Vincenzo Chianese | 21 Giugno 2023

Emma racconta l’ultima conversazione avuta col padre Rosario, venuto a mancare pochi mesi fa: le parole della cantante

Il racconto inedito di Emma

In queste ore Emma Marrone ha rilasciato una lunghissima intervista a Vanity Fair. Nel corso della chiacchierata la cantante è tornata a parlare di suo padre Rosario, che come sappiamo è venuto a mancare lo scorso settembre a seguito di una lunga malattia. Più volte in questi mesi l’artista salentina ha ricordato il musicista, e anche alla nota testata ha parlato del rapporto speciale che aveva con suo padre. Queste le dichiarazioni della Marrone:

“Ho come modello mio padre, che mi ha cresciuta con il suo esempio di giustizia e generosità. […] Non tutte le donne hanno rapporti difficili col genitore, io col mio ho avuto un legame bellissimo. Non era solo padre per me, ma anche figlio, amico, compagno di avventure. Certe sere uscivamo e tornavamo brilli, con mia madre che ci aspettava sulla porta. Quando i miei amici venivano a cena e a fine serata poi sgattaiolavano fuori per fumare, mio padre li guardava e diceva: ragazzi, la canna ve la potete fare anche qui. Mamma dice che io sono quella che gli somiglia di più”.

Ma non è finita qui. Per la prima volta infatti Emma ha anche raccontato l’ultima conversazione avuta col padre Rosario, avvenuta la sera prima della sua morte. Ecco cosa ha affermato la Marrone in merito:

“Quando è morto io ero via un paio di giorni, l’avevo sentito la sera prima, “prendo un volo domattina e alle 13 sono già con le gambe sotto al tavolo”. Ti aspetto, mi ha risposto. Invece al mattino era morto. Quando ho visto il numero di mio fratello ho capito subito, dall’altra parte sentivo le urla di mia madre, è stato terribile. E io non c’ero. Non ho rimpianti. Credo anzi che sia un suo regalo. Sentiva che sarebbe morto e sono convinta che mi abbia voluto risparmiare dalla sua morte, in modo che lo ricordassi vivo e felice nella chiamata della sera prima”.