Francesca De André lasciata sola a 15 anni
L’avvenimento dell’abbandono è avvenuto nel 2005, ma i primi problemi sono iniziati molti anni prima, quando Francesca De André era solo una bambina.
Tutto era iniziato nel 1993, quando avevo tre anni, con la separazione dei miei genitori: il mio gemello, Filippo, mia sorella maggiore Fabrizia, e io rimanemmo con mamma. Fu dura: era molto rigida, severa, ma se oggi so affrontare ogni situazione è merito suo. Però a 15 anni non ce la feci più e scappai di casa: chiesi aiuto a mio padre. Fu un errore.
Non auguro nemmeno al mio peggiore nemico di vivere con mio padre. Era impossibile, non era in grado di prendersi cura di nessuno. Rimasi da lui tre mesi, poi andai a vivere con il mio fidanzatino dell’epoca. Avevo solo 15 anni: la mattina andavo a scuola, il pomeriggio lavoravo come commessa e la sera studiavo. Questo finché non intervennero i servizi sociali: non volevo tornare né da mia madre né da mio padre, così mi misero in una casa-famiglia.
Questo avvenimento ha scosso profondamente Francesca De André che oggi rinfaccia a suo padre e a Dori Ghezzi il non aver fatto nulla a quel tempo.
Nessuno dei due arrivò in mio aiuto quando fui portata nella casa-famiglia. La famiglia De André, se veramente teneva a me, avrebbe potuto mandarmi in un collegio. Economicamente se lo sarebbero potuto permettere. Avevo 15 anni, ero allo sbando, ero sola. Vivere nella casa-famiglia per me era impossibile: fuggivo, mi riprendevano e fuggivo di nuovo. Non so quante volte. La mia vita è stata dura sin da quando ero piccola, sono stata costretta a crescere così in fretta che sono diventata maggiorenne a 17 anni, con un anno di anticipo. Il giudice mi concesse, con una sentenza, l’emancipazione: significa che non ero più soggetta alla potestà dei miei genitori e che potevo vivere come volevo, quindi andarmene dalla casa-famiglia senza che nessuno venisse a cercarmi di nuovo.
Così da quel momento Francesca De André ha imparato a cavarsela da sola. E oggi continua a rispondere alle accuse della sua famiglia.