Tempo di confessioni stanotte ( 26 ottobre) dentro la casa del Grande Fratello Vip. I due concorrenti Luca Onestini e Raffaello Tonon sono molto legati e hanno creato tra loro una bella complicità al punto che Raffaello si è confidato con Luca raccontandogli del difficile rapporto che ha con la sua famiglia e in particolare con il padre:

«Non ne abbiamo proprio, vive con mia madre io non parlo, non vedo non sento. Noi non abbiamo nessuna forma di rapporto. In passato c’è stato un rapporto, ma per me è un capitolo della mia vista che è chiuso. Per quanto mi riguarda lui è il marito di mia madre. Noi siamo stati una famiglia molto disgraziata con rapporti disgraziati partendo tutto da lui ( il padre) dove io e mia madre abbiamo invece assolutamente un tenore di rapporto completamente diverso, il legame che ho con mia madre non è neanche da paragonare al legame che ho con lui. Io a mia madre la stimo sempre come donne, poi come madre dovremmo aprire un capitolo a parte perché, comunque, in buona fede ha fatto i suoi errori però lei è stimabilissima come donna. Quando io la vedo ripenso a lei che è in fondo è stata una ragazza madre, non economicamente perché lui i quattrini li ha sempre messi, però mi ha cresciuta da sola. In tarda età non certo perché mi ha avuto a vent’anni, aveva trentatré anni però… Come donna io la stimo molto abbiamo un rapporto, io ho debbo a mia madre l’amore per la cultura, debbo tanto di quello che sono a mia madre. Però poi sai  a un certo punto della vita ognuno fa le sue cose, ognuno prende le proprie strade. Sicuramente la mia non è stata una vita fatta da una famiglia come la tua, da quello che mi pare di capire».

Sempre sul padre Raffaello lo ha descritto così: «Lui non è un uomo, lui ha avuto una famiglia perché si doveva avere una famiglia, lui deve essere una “caldaia a norma” nella sua vita, apparentemente poi dietro la sostanza… Ti ripeto mia madre è sempre stata totalizzante grazie a Dio. Nel mio caso ho avuto la fortuna di avere una madre che ha saputo fare tutto da padre e da madre. Se io fossi rimasto solo con lui probabilmente adesso non saprei dove sarei finito è una persona agghiacciante! Lui lavorava non era mai a casa, ma ti ripeto per lui non nutro nessun tipo di affetto, nutro dei rancori perché ovviamente poi lui si è posto con un posizione che ha portato a scatenare del rancore, ma non certo dell’affetto o delle mancanze anzi quando c’è stato ha fatto più danni che guadagni. Per carità!».

«Per questo dici di essere indipendente?», gli ha chiesto Luca e  lui ha risposto: «Ma certo, sono figlio unico e sono indipendente nel senso che a un certo punto non c’è niente da fare anche se tu non hai una tua famiglia propria diventi tu. Io dico sempre: la mia famiglia è nelle mie scarpe! Gioco forza perché arrivi a una età che anche se tu non hai una tua famiglia basta, c’è quella d’origine ma poi basta. Aldilà di tutto sono modi di vivere la vita diversi d’intendere la vita, rimane sempre tua madre, io la stimo moltissimo, però poi ti vedi, parli però è giusto che ognuno prenda un po’ la sua strada… Nella vita mia madre mi ha dato affetto, poi c’è stato un momento in cui i modi e i tempi e le interpretazioni dell’affetto sono cambiate e anche io forse sono cambiato perché forse non ho saputo metabolizzarlo come avrei dovuto e lei non è stata più al passo con la mia necessità d’affetto. Però nella vita si deve andare avanti!».

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