Era ora. Non se ne poteva più di quelle orrende divise lucidine realizzate con lo stesso materiale delle parrucche di carnevale, che sembravano pronte all’autocombustione e comprate nel peggiore negozio cinese di Caracas.
Se ne parlava da tempo, fin dall’arrivo degli arabi che si sono comprati tutta la baracca e che da buone fashion victim quali sono  hanno immediatamente intuito che il rinnovamento di un carrozzone scricchiolante come la compagnia di Bandiera doveva passare non solo attraverso una revisione dei numeri, ma anche (e forse sorpattutto) attraverso unarinfrescata all’immagine.
Insomma, o di qua o di là, hanno detto a Fiumicino.  Ed ecco la novità:
Alitalia cambia pelle, e sceglie il colore del sangue. Certo, non esattamente una tinta rilassante. Ma tutto sommato funziona. Interamente made in Italy, i nuovi look sono già stati distribuiti ai 3500 tra hostess e steward che hanno già cominciato ad utilizzarli in servizio.
LA divisa per le signorine che ci accolgono a bordo degli aeromobili ha il sapore degli anni d’oro dell’aviazione civile, quei miti anni ’50 in cui le hostess erano delle vere e proprie modelle, viaggiare era un privilegio di pochi e richiedeva un adeguato guardaroba.
Erano gli anni in cui proprio le hostess di Alitalia vestivano Mila Schoen e sembravano pronte per salire in passerella, gli italiani sognavano l’aereo come i bambini sognano l’arrivo di babbo Natale e le orrende tute col cavallo basso , le infradito abitate da zampe affette da onicomicosi e le canottiere non erano nemmeno lontanamente ammesse all’interno di un aeroporto.
Ah, che sogno….
Vabbè, i tempi cambiano e gli aeroporti sono diventati terreno fertile per il peggio tamarro con sopracciglia spinzettate per lui e tatuate per lei.
Ma Alitalia cambia rotta e mette in pista una collezione appunto dal sapore retrò, con deliziosi copricapi a bustina e divise perfettamente fittate per sottolineare con garbo una femminilità tipicamente mediterranea. E anche i maschiacci avranno di che vestirsi: eleganti completi in un grigio decisamente più indovinato del rosso, con dettagli verde bosco che richiamano le borsette delle colleghe in gonnella.
Insomma il dado è tratto: alla faccia di chi ha sempre da lamentarsi che si stava meglio quando si stava peggio il primo passo è stato fatto e la direzione è quella giusta. Hasta lo stile!