Influencer, scoperta dalla Finanza evasione da 11 milioni di euro

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Nove influencer nel mirino della finanza: scoperta evasione fiscale da 11 milioni di euro

Debora Parigi | 9 Marzo 2024

Scoperta di evasioni da 11 milioni di dollari complessivi da parte della Guardia di Finanza nei confronti di alcuni influencer

Si sono svolti da parte della Guardia di Finanza di Bologna alcuni controlli sui guadagni digitali e ne è scaturita la scoperta di un‘evasione fiscale da 11 milioni di euro complessivi. A fine nel mirino quattro influencer e 5 creator, alcuni sconosciuti al Fisco, altri sono personaggi davvero noti. Vediamo meglio i dettagli.

Evasione da 11 milioni di euro complessivi per alcuni influencer

Nei giorni scorsi la Guardia di Finanza di Bologna ha effettuato dei controlli sui guadagni digitali, quelli cioè di influencer, content creator, sex worker e star del web in generale. Da questi controlli è venuto fuori che sono stati evasi complessivamente circa 11 milioni di euro. E ad essere coinvolti sono nove personaggi della rete che sono residenti a Bologna o operanti nel capoluogo dell’Emilia-Romagna.

Come riporta il quotidiano Il Corriere della Sera, sono venuti fuori nomi decisamente noti. Quattro di loro hanno complessivamente 50 milioni di dollari e di questi, due hanno evaso rispettivamente 7 milioni e 2 milioni di euro. La scoperta è arrivata confrontando i pagamenti della aziende di marketing specializzate e le dichiarazioni dei redditi degli influencer.

Il quotidiano riferisce che non è stato facile trovare invece le star del web sconosciute all’Erario e che hanno nomi d’arte. Tra questi c’erano due giovani ragazze attive su OnlyFans dove pubblicavano contenuti digitali per adulti. E poi c’erano cinque sex worker, dai 30 ai 60 anni, che hanno trasferito la loro attività anche sul web nel periodo del covid. In questo caso si parla di circa 200 mila euro di evasione.

La Guardia di Finanza di Bologna ha parlato di collaborazione da parte dei personaggi del web. “Generalmente gli influencer si sono dimostrati ampiamente collaborativi, aderendo prontamente ai rilievi mossi e versando all’Erario gli importi dovuti. Solo in qualche caso si sono riservati di effettuare aprrofondimenti ulteriori, prima di proseguire la proceduta avanti agli uffici finanziari”, hanno spiegato i finanzieri.