Il periodo buio di Ivana Spagna

In queste ultime ore è stata rilasciata un’intervista fa a Ivana Spagna, cantante amatissima dal pubblico che è stata idolo dei più giovani negli anni ’80. Nel corso della chiacchierata ha toccato vari argomenti, come per esempio i suoi esordi nel campo musicale:

“Gavetta di quelle toste. Già a 18 anni suonavo con mio fratello Giorgio e con Larry, il mio fidanzato. Seconda tastierista e cantante. Vivevamo in un buco di casa, il tavolino con le cassette della frutta dipinte di nero e sopra la moquette rossa, l’armadio, due assi inchiodate e un telo davanti, il letto, due reti legate con lo spago. Ma ero felice”.

Ivana Spagna, in seguito, si è aperta su un periodo molto buio della sua vita. Verso la fine degli anni ’90 ha perso la madre e questo evento l’ha segnata profondamente. Tanto da arrivare al punto di decidere di farla finita, organizzando anche il suo suicidio.

Ha affermato che all’epoca aveva pensato a tutti, per fortuna però non l’ha fatto grazie alla sua gattina e a un pianto liberatorio:

“Dopo la morte di mia madre, nel ‘97, mi sono sforzata di concludere il tour. Prendevo troppe pastiglie, non dormivo. Mi chiusi in me stessa. Mi isolai. Avevo un corvo nero sulla spalla. Decisi di farla finita. Nella lucida follia ho pulito la casa, volevo andarmene lasciando tutto in ordine.

Con calma fredda avevo organizzato ogni dettaglio. Stavo per farlo, la mia gattina mi è saltata in braccio miagolando. E mi sono risvegliata dall’incubo. Ho pianto per ore. Ma ero di nuovo io. In un attimo la mia vita è cambiata. Ho capito che avrei punito le persone che mi volevano bene, non era giusto“.

Oggi Ivana Spagna è felice e con molto lavoro da portare avanti. Dopo essere stata in Danimarca, infatti, il mese di luglio si presenta davvero impegnativo in Italia. Queste le sue parole a Il Corriere. Seguiteci per altre news.