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L’abito non fa la First Lady

Matteo Osso | 23 Gennaio 2017

Melania Trump

Il 20 gennaio è una data storica nella tradizione degli USA, ma il 20 gennaio 2017 entrerà nella storia due […]

Il 20 gennaio è una data storica nella tradizione degli USA, ma il 20 gennaio 2017 entrerà nella storia due volte, forse tre.
E’ il giorno di insediamento del Presidente eletto, è il giorno in cui è salito al potere il primo Presidente eletto contro tutto e contro tutti, miliardario controverso e più volte finito in bancarotta, ma è anche il giorno in cui abbiamo assistito ad un tentativo di metamorfosi subitanea di una ex modella divenuta prima sfolgorante idolo delle ragazze ben sposate, ed improvvisamente First Lady.
Dopo averla vista in immagini più o meno di repertorio che la ritraevano seminuda -cosa per altro più che legittima considerato che il mestiere stesso alle volte lo richiede- l’abbiamo vista per anni ricoperta di firme sgargianti, abiti scintillanti, tailleur pantalone color crema con bluse di seta abbinate rigorosamente ad un trucco da gala di capodanno con onde lucenti composte da capelli rigorosamente freschi di parrucchiere.
Niente, mai è stato sobrio, Dio ci guardi dall’essere minimal.
Fino al fatidico 20 gennaio: bella di una bellezza nuova, riscoperta grazie ad un make up incredibilmente invisibile e dai capelli incredibilmente raccolti in una compostezza che sfiora il misticismo, appare in un total look azzurro indaco che le si pennella addosso con una grazia quasi poetica, rivendicando nel fit l’orgoglio di essere un bel bocconcino ma senza lasciare scoperto nemmeno il più innocente brandello cutaneo. Comprese le mani, castamente avviluppate in un guanto che -eccezion fatta per il colore- potrebbe essere protagonista di una scena burlesque.
Dov’è finita la ragazza aggressiva e orgogliosa della conquistata ricchezza che sembrava voler gridare “ciao povery” dal tettuccio aperto della limousine mentre il tacco a stiletto perforava la preziosa pelle dei sedili, interamente occupati dalle valigie dello shopping?
Dov’è finita la signora che appariva scocciata dall’imminente trasloco in una casa bianca, proprio lei che è abituata a cascate d’acqua su marmi rosa incorniciati da kilometri quadrati di ottone lucidato a specchio?
E’ sempre lì, nascosta sotto l’abito ispirato ad una Jacky lontana ma sempre cosi immensamente presente o ha lasciato il posto ad una nuova Lady, sobria, elegante e preoccupata che l’innata eleganza della figliastra possa rubarle la scena?
insomma: l’abito fa la first lady?
Ancora una volta, ai post l’ardua sentenza…