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Marina Mincuzzi: una vita per l’arte

Redazione | 13 Settembre 2023

Marina Mincuzzi spazia attraverso diversi ed eclettici campi d’interesse, dall’arte visiva, alla moda, il videomaking e il design

Focalizzare l’attenzione sulla figura artistica di Marina Mincuzzi vuol dire immergersi in un universo creativo che spazia attraverso i campi dell’arte visiva, della moda, del design. Un eclettismo che costituisce la peculiarità più evidente e lodevole del Maestro.

Il suo estro innato viene corroborato dagli anni di formazione in decorazione pittorica prima e in alta moda poi. Sono corsi che la rendono in grado di progettare e creare tessuti, abiti.

Grazie alle sue capacità, in veste di stilista, contribuisce alla creazione delle più importanti collezioni del Made in Italy negli anni Novanta.

Successivamente approfondisce la fotografia digitale e il videomaking, sia come appendice del settore fashion che come forma di espressione autonoma, con esempi di street photography, scatti di architettura, ritratti, etc.

In questo campo si dimostra capace di spontaneità e di studio sapiente della composizione.

Tra il dinamismo delle scene quotidiane e l’elegante staticità di edifici immortalati in giro per il mondo si disvelano le doti di un’artista che apre un varco nella rete della convenzionalità, sempre pronta a meravigliarsi e a meravigliare.

Alla rapidità di un click istantaneo fanno da contraltare le lunghe sessioni alla base dei manufatti pregevoli cui si dedica con passione.

I tempi dilatati e la magistrale manualità la rendono a buon titolo erede di una tradizione dove l’arte convive con l’alto artigianato senza che l’una prevarichi l’altra, sulla scia di fulgidi esempi.

Se autori come Depero e Boetti si concentrarono sull’arazzo, risultando capaci di particolarissime reinterpretazioni sul tema, fiore all’occhiello del repertorio della Mincuzzi sono gli Art Texture Mosaics. Realizzazioni che, a partire dalla tecnica del mosaico, raggiungono livelli di magnificenza e sfolgorio unici nel loro genere.

Tessere e gemme si susseguono copiose in una mirabile teoria, sorprendono l’osservatore per via della loro interazione con la luce, regalando splendore a quanti sappiano intravedere in siffatta bellezza la via d’accesso a una dimensione metafisica.

Prova della conclamazione del suo talento sono i numerosi inviti a esposizioni di rilievo: Roma, Venezia, Milano, Firenze, Berlino, Vienna, Barcellona, New York.

Recente è il suo inserimento nel progetto Congiunti, una mostra con catalogo a cura di Giunti Editore e la selezione per l’Atlante dell’Arte Contemporanea, annuario che dall’edizione 2024 vanterà il patrocinio del Metropolitan Museum of Art di New York.

a cura di Ariadne Caccavale