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Massimo Boldi e Irene Fornaciari: ‘Ecco come trascorriamo la quarantena’

Niccolo Maggesi | 21 Aprile 2020

Massimo Boldi e la fidanzata Irene Fornaciari scrivono a Novella 2000: ecco come trascorriamo (da separati) la nostra quarantena. Tra […]

Massimo Boldi e la fidanzata Irene Fornaciari scrivono a Novella 2000: ecco come trascorriamo (da separati) la nostra quarantena.

Tra le celebrities a trascorrere la quarantena a religiosa distanza ci sono Massimo Boldi e la neo-fidanzata Irene Fornaciari. Il comico lombardo e la designer toscana vivono separati, lui nella casa meneghina e lei in Versilia, Boldi con le figlie e la Fornaciari con l’amato barboncino. Nel numero di Novella 2000 che troverete in edicola da domani mattina la coppia si è raccontata personalmente dilungandosi sul loro umore in piena pandemia.

Se Massimo Boldi appare sinceramente preoccupato dalla situazione globale e intimorito dalle pericolosità del virus, Irene Fornaciari sembra non accantonare la mentalità da imprenditrice nemmeno in un momento di tale criticità. Per lei, che disegna e commercia gioielli in tutta Italia, il Coronavirus è una nuova sfida sulla strada della crescita professionale. Per Boldi, invece, è uno spauracchio che gli ricorda quanto sia poco spensierato e allegro rispetto a come siamo abituati a vederlo in TV o al cinema.

(c) Novella 2000 n. 18 – 22 Aprile 2020

Ecco un breve estratto dall’intervento dell’attore su Novella 2000, seguito dalle parole altrettanto ridotte della compagna. I due testi completi saranno disponibile soltanto da domani in tutte le edicole.

Massimo Boldi e la quarantena

“Ancora non ci credo, ma la verità la vedo giorno dopo giorno. No, questa non è una quarantena, si prospetta come una convivenza obbligata col virus, cercando di attenersi alle regole che ci hanno indicato, nella speranza che questo piccolissimo ma terribile ‘Alien’ non cerchi rifugio nel naso o nella lingua di chiunque ha la rogna di incontrarlo da qualche parte. E pensare che il 31 dicembre 2019 abbiamo fatto un veglione fantastico… Si prospettava un anno nuovo, migliore. Invece, una tragedia.

Sono cinque settimane che vivo in un incubo che non mi fa per niente bene. Fortunatamente vivo in una casa con un fazzoletto di giardino, casa che avevamo desiderato io e la povera Marisa.

Ecco come passo le mie giornate ora: chiuso in casa. In trent’anni non ho mai fatto così tante volte le scale da cima a fondo. Questa situazione non la vivo granché bene. La vivo con l’ansia che mi accompagna da quando sono nato. Se ho paura? Sì, certe notti non dormo, mi agito, vorrei che tutto questo fosse solo un brutto sogno, e com’è arrivato un giorno prende e se ne va via. Chi mi conosce sa di che pasta sono fatto, chi mi conosce a fondo si domanda come ho potuto fare il comico di professione.

Ci vuole tanto amore, tutto l’amore del mondo. Ho la protezione della povera Marisa, ho il bene smisurato delle mie tre figlie e dei miei tre nipotini. Poi mi sono anche innamorato, sì, mi sono innamorato di una donna più giovane di me. Ora la conoscono in molti, Irene, una dolce candida bellezza, unica, che però non vedo da cinque settimane…”

Irene Fornaciari e la quarantena

“Ho vissuto tranquillamente e vivo tranquillamente i miei giorni in casa. È un luogo comune forse, ma capire i momenti negativi per trasformarli in opportunità rientra nella mia logica. Non vedo mia mamma da un mese perché rientra tra le persone nella fascia di rischio.

Non vedo il mio fidanzato da moltissimo. Come tutti, né di più né di meno. Ma ho da mangiare, ho da bere per fortuna, e ho Cocò, la mia barboncina Toy, compagna di una vita. Ho poi i miei pensieri, anche questi simili a quelli di tutti, ma dentro sono serena.

La situazione è complessa, ma possiamo sempre sorridere, telefonarci, video chiamarci, possiamo postare storie, fare colazione al mattino. Il vero problema è quello di chi ha perso persone care, di chi ha fatto di tutto per mettere in piedi un’attività familiare, come quella per cui lavoro, e che si trova improvvisamente nel dubbio di come procedere… Serve reagire con il sorriso di chi comunque vuole vivere a prescindere dalle difficoltà”.