Niccolò Cervellin si racconta a Novella 2000: 'Piedi per terra? Mai avuti'

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Niccolò Cervellin si racconta a Novella 2000: ‘Piedi per terra? Mai avuti’

Andrea Sanna | 21 Giugno 2020

In un’intervista rilasciata a Novella 2000, parla Niccolò Cervellin, conosciuto come Soniko È figlio dell’imprenditore Sergio Cervellin, il genio cui […]

In un’intervista rilasciata a Novella 2000, parla Niccolò Cervellin, conosciuto come Soniko

È figlio dell’imprenditore Sergio Cervellin, il genio cui si deve il brevetto per il Mocio Vileda. Parliamo del 18enne Niccolò Cervellin, che seppur giovanissimo è già ricco d’interessi e vanta già una carriera nel mondo della musica. Nell’ambiente è conosciuto, infatti, con il nome di Soniko. Ma Niccolò ha davvero tantissimi interessi e guai a dire lui di stare con i piedi per terra. A Cervellin junior piace sognare in grande.

Come (quasi) tutti i ragazzi della sua età ama la movida e tutto ciò che gira intorno al jet set. Ma non solo. Perché cura anche le attività imprenditoriali della sua famiglia e ne cura i beni. Non tutti sanno ma i Cervellin hanno acquistato di recente il Castello di Catajo. La meravigliosa reggia costruita nel ‘500, si trova a Battaglia di Terme, nel padovano, e ha al suo interno oltre 350 stanze.

Contattato da Novella 2000, Niccolò Cervellin ha voluto raccontarsi ai lettori, partendo proprio da suo padre, il noto imprenditore Sergio Cervellin:

“Mio padre fortunatamente ha sempre voluto scindere la vita privata da quella lavorativa. Essere figlio di un imprenditore è sicuramente bellissimo perché mi ha dato modo di cogliere delle opportunità che altri sognano al giorno d’oggi. Ma non è stato sempre così facile”.

Niccolò Cervellin, tra le colonne del nostro settimanale, ha infatti dichiarato che proprio a causa della fitta agenda di impegni di suo padre, in passato ha trascorso poco tempo con lui. Quando Soniko è nato, infatti, il signor Sergio aveva appena fatto in modo che la sua azienda diventasse una multinazionale. Questo dunque comprometteva la poca presenza in casa, qualcosa che sicuramente è costata ad entrambi, che ora però ne raccolgono i frutti.

Ma non è l’unica cosa detta da Niccolò Cervellin

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