Il ragazzo era scomparso nella notte tra venerdì e sabato. L’ipotesi più accreditata è quella di una tragica caduta accidentale mentre tornava a piedi verso casa

Il ritrovamento dopo due giorni di angoscia

Si è conclusa nel modo più drammatico la ricerca di Dario Cipullo, il ragazzo di 16 anni scomparso a Novara nella notte tra venerdì e sabato. Il suo corpo è stato ritrovato nel canale Cavour, nella zona di Agognate, non lontano dal casello autostradale e dall’area logistica di Amazon.

La notizia ha scosso profondamente la comunità novarese, che per due giorni aveva sperato in un epilogo diverso.

L’ipotesi: una caduta accidentale

Secondo le prime ricostruzioni degli investigatori, non ci sarebbero segni di violenza. L’ipotesi più accreditata è quella di una tragica fatalità.

Dario, probabilmente confuso e sotto l’effetto dell’alcol, avrebbe deciso di fare due passi a piedi dopo essere stato riaccompagnato in auto. Durante il tragitto, avrebbe perso l’equilibrio e sarebbe scivolato nel canale, cercando invano di aggrapparsi alle sponde. La corrente lo avrebbe poi trascinato per chilometri.

La scomparsa dopo la festa

Il 16enne aveva partecipato a una cena di Natale con i compagni della squadra di rugby, organizzata in un appartamento di corso della Vittoria. A fine serata, il padre di un amico lo aveva accompagnato in auto, lasciandolo a circa cento metri da casa, nel quartiere dove viveva con i genitori.

Da quel momento, di Dario si erano perse le tracce.

L’ultimo messaggio e le ore decisive

Prima che il cellulare si spegnesse, il ragazzo era riuscito a inviare un messaggio vocale a un amico. Un audio breve, confuso, difficile da comprendere, che ha fatto pensare fin da subito a uno stato di scarsa lucidità.

L’ultima segnalazione certa lo collocava attorno all’una di notte, in una zona distante diversi chilometri dal luogo del ritrovamento.

Le ricerche e l’appello pubblico

Nelle ore successive alla scomparsa era partito un tam tam sui social, seguito da ricerche serrate sul territorio. In campo carabinieri, polizia, volontari e amici, mentre domenica mattina era arrivato anche l’appello pubblico dell’assessore regionale Marina Chiarelli, amica della famiglia.

Poi, il ritrovamento che ha spento ogni speranza.

Una comunità sotto shock

Dario frequentava il secondo anno dell’Istituto Tecnico Industriale Fauser. La sua morte ha lasciato un vuoto enorme tra compagni di scuola, amici, insegnanti e in tutta la città.