Remo Girone

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Remo Girone apre i cassetti dei ricordi a Vieni da me. Ecco cosa ha raccontato il noto attore

Andrea Sanna | 7 Novembre 2018

Remo Girone oggi ospite di Vieni da me ripercorre la sua vita privata e lavorativa Remo Girone è uno degli […]

Remo Girone oggi ospite di Vieni da me ripercorre la sua vita privata e lavorativa

Remo Girone è uno degli attori più importanti del cinema italiano. La sua voce e il suo modo di interpretare inconfondibile lo rendono un professionista unico nel suo genere. Oggi l’attore ha 79 anni, ma resta ancora uno dei punti cardine del grande e piccolo schermo. La popolarità per lui arriva nel 1987 quando ha vestito i panni di Tano Cariddi nello sceneggiato televisivo La piovra. Lo sceneggiato ottiene un numero di ascolti da record tanto da andare avanti per diverse stagioni. Il suo lavoro però non è fatto solo di cinema e tv, ma anche di teatro. Sono tante infatti le commedie teatrali a cui prende parte, ricordiamo per esempio Romeo e Giulietta, diretto da Enrico D’Amato.

Oggi Remo Girone è stato uno degli ospiti di Vieni da me, programma condotto da Caterina Balivo su Rai 1. Ecco cosa ha svelato l’attore.

Remo Girone: tra La piovra e i nuovi progetti

La Balivo mette alla prova i suoi ospiti attraverso la cassettiera dei ricordi, dove i personaggi famosi ripercorrono la loro vita privata e lavorativa. Vediamo cosa ha raccontato Remo Girone, ospite d’eccezione della puntata di oggi:

“Quando ho fatto La Piovra mi vennero fatti i complimenti per come utilizzavo la pistola, ovviamente finta, sul set. Ci sono state delle scene in cui dovevo immedesimarsi nella parte e far finta di sparare. Gli esperti del mestiere mi hanno fatto i complimenti. Poi feci anche il poligono di tiro per altre cose, ma non è un qualcosa che amo particolarmente”.

E sul personaggio che interpretava nella serie, Tano Cariddi, ne ha parlato così:

“Interpretare il personaggio di Tano è stato bello. L’ho fatto per tanto tempo. E’ il personaggio che ho fatto più a lungo”.

Sui suoi nuovi progetti:

“Recentemente ho fatto un film in Albania. Torno da lì infatti.  Lì La piovra se la ricordano tutti. Lì chiamano tutti per nome, ci conoscono e dal parrucchiere si parla di gossip. Amano molto la nostra televisione”.

Ma non solo…

Vieni da me: Remo Girone ricorda suo padre

Come tutti anche Remo Girone è stato bambino. All’epoca non c’era molto ma si era comunque felici. Lui, nel rievocare quei momenti ha menzionato suo padre, che in quel periodo faceva il meccanico e che voleva trasmettergli la stessa passione:

“Mio padre aveva un’officina meccanica. Quando ero piccolo lavoravo con lui. Papà non c’è più, mamma è ancora viva. Quando avevo 7 anni durante le vacanze estive papà come regalo per la promozione scolastica mi chiese se volevo lavorare con lui in officina. Mi mise a fare il vero e proprio lavoro. Avevo le vesciche alle mani, fu l’ultima volta che misi piede lì e mi resi conto che non faceva per me”.

Ma a scuola come se la cavava? Ecco come ha risposto l’attore:

“Mi mancava poco alla laurea in economia e commercio, mi mancava solo la tesi e una tesina. Ero venuto in Italia per farlo e dopo una marea di cambiamenti e vicissitudini ho continuato a iscrivermi all’Università di Bari, poi però ho cominciato a lavorare e piano piano la cosa si è allontanata. Mia madre voleva proseguissi. Poi dopo aver intrapreso la carriera d’attore mi hanno dato la laurea in honoris causa, non so per quale motivo, avevo già 45 anni. Ora si trova incorniciata a casa di mia madre”.

Remo ora si divide tra set e ricerca. E’ infatti uno dei testimonial per la ricerca AIRC.

Remo Girone testimonial AIRC: “Ho vissuto anch’io la malattia”.

Remo Girone però durante la sua vita ha dovuto combattere anche la malattia, malattia che oggi l’ha portato a sostenere la ricerca AIRC per lotta contro ai tumori. Qualcuno sosteneva che l’attore non ce l’avrebbe fatta, con voci del suo stato di salute a dir poco preoccupanti. Ecco come ha rivissuto quei momenti:

“Ho scoperto di avere un tumore. Sono stato diversi giorni a Roma, continuavo a fare delle analisi. Il medico però non sembrava preoccupato più di tanto. Dovevo fare un’operazione speciale alla vescica, dove appunto avevo il male”.

Ha poi proseguito:

“Mi dissero che non era una cosa facile e che come operazione bisognava essere in grado di saperla fare, a Roma era la prima volta che ne facevano una di questo tipo specifico. Quindi mi mandarono a Perugia con mia moglie Victoria per capirci qualcosa in più per poi spostarci a Padova dove ho fatto l’intervento immediatamente, dopo 5-6 giorni e mi ha salvato la vita. Insieme a me c’era solo mia moglie con me, che non mi ha lasciato un attimo. Ho vissuto 7 ore di intervento. Io ero molto provato, lei mi è stata accanto. In questi casi ti abbandoni alle braccia dei professori e di Dio, se credi. Io non ci credo sempre, ma quando hai paura ti aggrappi a qualsiasi cosa”.

La moglie Victoria dopo questo racconto ha deciso di intervenire durante la trasmissione con una lettera molto toccante. I due dopo 42 anni sono ancora uniti in matrimonio e sono sempre più innamorati. Entrambi hanno condiviso anche il set in diverse occasioni.

Vieni da me: Remo Girone e la sorpresa di sua figlia Veronica

Durante la chiacchierata con Caterina Balivo, l’attore ha ricevuto anche una sorpresa da parte di sua figlia Veronica e dei suoi nipoti:

“Mia figlia vive in Giappone, da 25 anni. E’ stata sposata con un giapponese, con il quale ora è divorziata. Ha 3 figli con lui, poi ha avuto un quarto figlio con il compagno attuale. Lei vive ancora oggi a Tokyo”.

L’attore dopo la visione di questo filmato si è molto commosso. Abbiamo conosciuto meglio, attraverso questa intervista, un attore straordinario come Remo Girone.