
Sanremo 2026, la Rai è l’unica ad aver partecipato al bando
La Rai è l’unica ad aver partecipato al bando per la gestione del Festival di Sanremo 2026 e delle due edizioni successive
Oggi è ufficialmente scaduto il bando per la gestione del Festival di Sanremo 2026 e delle due edizioni successive. L’unica emittente ad aver partecipato e ad aver mostrato interesse per la kermesse è stata però la Rai.
Sanremo 2026 si farà in Rai
In questi mesi si è molto parlato del possibile addio del Festival della canzone italiana alla Rai. Ad accaparrarsi Sanremo 2026 e le due edizioni successive della kermesse infatti sarebbero potute essere altre emittenti. Come è ormai ben noto, il Comune, come stabilito dal Tar, che lo ha obbligato a fare una gara per l’utilizzo del marchio, ha indetto un bando per la gestione della manifestazione e in molti si sono chiesti cosa sarebbe accaduto.
Oggi tuttavia è stato l’ultimo giorno per poter inviare la propria candidatura e a sorpresa è emerso un retroscena che ha sorpreso tutto il web. Come riportano le principali testate del nostro paese infatti, l’unica emittente a mostrare interesse per la kermesse e a partecipare al bando è stata proprio la Rai.
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Si può dunque già affermare che l’organizzazione di Sanremo 2026 sarà sempre affidata alla rete pubblica. Tuttavia la parola fine a questa vicenda si potrà mettere solo il prossimo 22 maggio. In questa data infatti a esprimersi sulla sentenza del Tar sarà il Consiglio di Stato e due sono gli scenari possibili. Il CdS potrebbe infatti annullare il bando e a quel punto la Rai tornerebbe a essere partner del Comune, come è sempre stato fino a oggi. Se invece la sentenza dovesse essere confermata, il bando resterebbe in vigore e a quel punto per la Rai inizierebbe la fase di negoziazione.
Al momento infatti tra i parametri prefissati dal bando c’è l’obbligo di riconoscere al Comune una somma non inferiore a 6 milioni e 500 mila euro. In più c’è una percentuale non inferiore all’1% sugli introiti dei proventi pubblicitari e dal sfruttamento dei marchi concessi. Ma cosa accadrà dunque? Lo scopriremo tra pochissimi giorni.