Scuola di Seduzione Barbara Fabbroni Novella 2000 n. 18 2019

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A Scuola di Seduzione con Barbara Fabbroni: i collezionisti di conquiste

Niccolo Maggesi | 27 Aprile 2019

Ecco chi sono i collezionisti di conquiste: ce ne parla Barbara Fabbroni nella rubrica Scuola di Seduzione sul n. 18 […]

Ecco chi sono i collezionisti di conquiste: ce ne parla Barbara Fabbroni nella rubrica Scuola di Seduzione sul n. 18 di Novella 2000.

In edicola con il n. 18 di Novella 2000 di mercoledì 24 aprile 2019, la nuova riflessione di Barbara Fabbroni sulla sua rubrica Scuola di Seduzione verte sui collezionisti di conquiste.

Essi sono indistintamente uomini e donne dello showbiz, che si divertono per così dire a inanellare un flirt dietro l’altro. E lo fanno senza troppo curarsi delle conseguenze emotive dei loro gesti nei confronti di chi gli sta accanto. Sanno di non volersi impegnare, e mentre offrono una succulenta opportunità di fama e notorietà a chi vivrà del loro riflesso, pensano già a chi altri potrà sostituirli.

Qui di seguito, alcuni estratti della rubrica settimanale che potete trovare in versione integrale solo acquistando Novella 2000 e sfogliando Scuola di Seduzione di Barbara Fabbroni.

Scuola di Seduzione: Barbara Fabbroni sulle conquiste lampo dei collezionisti di flirt

“Se un tempo Don Giovanni o Casanova lasciavano il segno, oggi ci pensano i collezionisti d’amore. Uomini o donne è uguale, collezionano amori intensi, per periodo ristretti.

Che tipo di persone sono? Perché hanno questo ossessivo bisogno di sedurre? Possono pentirsi di vivere le relazioni giocando col cuore dell’altro? Ci troviamo a fare i conti con uomini e donne che inanellano flirt col solo scopo di mettere in pratica la capacità di sedurre e osservare le forti emozioni che riescono a stimolare nella preda. A loro la preda in fondo non interessa, interessa ‘fare meta’…

Questo bisogno inarrestabile di conquista da dove nasce? È una modalità adattiva a colmare un vuoto interiore infinito che non trova mai nutrimento adeguato.

C’è la ricerca sfrenata di essere riconosciuto, di riconoscersi nel momento della conquista, ma tutto perde poi di significato in brevissimo tempo. La preda è sedotta e abbandonata così velocemente da non realizzare l’accaduto, tanto da assumersi spesso la colpa della fine della storia e ricercare ossessivamente le cause in un loro comportamento sbagliato. Ma l’unico errore di queste vittime è peccare di ingenuità nel credere al personaggio che il seduttore mette in scena.

Perché si cade in questa trappola? Semplicemente per il bisogno di sentirsi conquistati, riconosciuti, desiderati, amati. Sia seduttore, sia conquista non cercano una relazione duratura e seria, vogliono un momento di euforia per distaccarsi dal quotidiano.

Emerge l’anaffettività con cui vengono vissuti questi incontri. La conquista è rapida, non c’è corteggiamento, ma fame di ottenere subito la preda. Incapaci di vivere l’intimità, i collezionisti d’amore sono alla perenne ricerca di forti emozione che li distraggano dal senso di inferiorità che portano dentro.

Come Madame Bovary, il serial lover ripete gli stessi schemi, si rinnamora continuamente, così da scrivere un nuovo capitolo nel proprio libro dei sogni.

Tuttavia bisogna stare attenti a non ripetere l’errore di Madame Bovary che, allontanandosi troppo dalla vita quotidiana e vivendo di un amore che non è mai quello presente, ma quello altro, quello desiderato e sognato, di quel sogno finisce per morire”.