Scuola di Seduzione Barbara Fabbroni n. 53_censored

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A Scuola di Seduzione con Barbara Fabbroni: il fascino del tamarro

Niccolo Maggesi | 24 Dicembre 2019

Barbara Fabbroni ci parla del tamarro nella storia del costume e delle relazioni, nella rubrica Scuola di Seduzione del nuovo […]

Barbara Fabbroni ci parla del tamarro nella storia del costume e delle relazioni, nella rubrica Scuola di Seduzione del nuovo numero di Novella 2000.

Approfittando dell’uscita di Immigrato, il nuovo – e già discusso – film da regista di Checco Zalone, Barbara Fabbroni riflette sul tema del tamarro nella rubrica Scuola di Seduzione della settimana. La psicologa analizza il fenomeno a partire dal genio comico di Alberto Sordi e di Carlo Verdone. E passandone in rassegna gli attributi più caratteristici, che ostentano cafonaggine e una prepotente sicurezza personale, ne sottolinea il fascino irresistibile.

Spesso accompagnati da signorine modeste ma di una bellezza conturbante, i cafoni che si credono chic sono tra i personaggi talvolta più rappresentativi del nostro paese. Per questo finiscono a fare i protagonisti di lungometraggi al cinema, consigliatissimi a chi voglia fare il pieno di risate!

Barbara Fabbroni, Scuola di Seduzione: la storia del tamarro

“Nella vasta giungla dell’umanità, da sempre, un posto privilegiato lo occupa il tamarro. Maestro è stato Carlo Verdone che ci ha regalato personaggi iconici sullo stile esagerato di individui che con la loro personalità estrema narrano l’essenza tamarroide. Ancor prima lo è stato Alberto Sordi con le sue parodie sull’italiano medio, magari non ancora tamarro, che facevano pensare e sorridere…

Ai personaggi di Sordi e Verdone si aggiungono, negli ultimi anni, quelli di Checco Zalone. Nome d’arte di Luca Medici, che in barese  significa ‘Che Cozzalone’, cioè ‘Che cafone’. L’attore-regista italiano è riuscito a costruire personaggi tamarroidi che si caratterizzano per aspetti da sfigato, che però si sentono fighi…

È fuor di dubbio che Checco Zalone sia uno dei più grandi fenomeni nella storia attuale del nostro cinema. Lui riesce a dar vita a delle maschere umane volutamente trash, perfettamente mediocri, orgogliosamente ignoranti. È il padre del tamarro 2.0. Checco riesce con ironia intelligente a mettere in evidenza i limiti della mediocrità e dell’ignoranza dell’italiano versione tamarra…

Il tamarro, spesso, si presenta con il solito cliché, come se fosse un abito cucito su misura: canotta, catenaccio d’oro, petto villoso, orologio in bella mostra, macchinone, tatuato in ogni centimetro del proprio corpo… C’è chi da tempo sta dando del tamarro al Fedez italiano, coniugato Ferragni, pare si tratti soprattutto degli amici influencer di lei…

Il tamarro abita i nostri stessi luoghi, ne diventa la caricatura, riesce a conquistarsi talk-show, ospitate in televisione, partecipazioni a programmi come il Grande Fratello, frequenta ambienti VIP, dove mette in evidenza la sua natura per nulla raffinata. Accompagnato da ragazze molto appariscenti, con lavori semplici (il più delle volte parrucchiere o estetiste), lui spicca con il suo fare da macho tutto muscoli…

Il fascino seduttivo e gli amori del tamarro

Il suo sogno sono gli ambienti chic, in estate non manca di fare un salto al Billionaire, in inverno bazzica con la sua classe di elefante ‘le disco’ più in vista della Milano che conta, il tutto annaffiato da fiumi di champagne di marca rigorosamente ghiacciato al punto giusto.

Contornato da amici che cavalcano il palcoscenico dei talk-show come tronisti, Pupe e Secchioni, si atteggia alla Vitigliano senza disdegnare l’atteggiamento da piacione tipico di Fabrizio Corona.

A loro si sommano la fitta gamma di calciatori cafoni che si atteggiano da re del mondo. La lista sarebbe troppo lunga… Eppure, il tamarro ha un fascino particolare che inevitabilmente cattura la sua preda… Le amicizie o gli amori tamarroidi mettono in evidenza la sfrenata passione per il sesso e il tradimento…

Anche nella relazione di coppia o nell’approccio all’altro, il tamarro (o la tamarra che dir si voglia: esiste anche la versione femminile) si mostra sempre privo di buon gusto, raffinatezza ed eleganza. Appare con un linguaggio scurrile, ostenta prepotenza maschile, ha relazioni fugaci, baci rubati, tradimenti e il riferimento al sesso viene fuori in ogni frase che pronuncia.

Il tamarro ci tiene a mostrare le sue doti da latin lover alla ricerca di continue conferme. L’insicurezza per il fascino che può svanire, lo porta a costruire rapporti incoerenti, mordi e fuggi, fa il farfallone in giro, consumando rapporti nel giro di una notte, protesta contro la leggerezza delle donne che ‘aprono le gambe’ immediatamente…

L’amore tamarro è un amore fatto di sesso, tradimenti, tormenti, pretese, cambiamenti di rotta, stati superficiali dove si intrecciano relazioni inconsistenti. Ogni stagione ha le sue essenze tamarre, passano i decenni ma restano assolutamente aderenti al cliché che li rappresenta”.