A Uomini e donne non è passata inosservata una frase di Gianluca che paragona i cavalli alle donne

La puntata di Uomini e donne di oggi pomeriggio, martedì 21 novembre, ha visto la prima parte dedicata alla sfilata del Trono Over degli uomini. Dopo due sfilate delle donne, quindi è il turno del parterre maschile. Il tema era “Sono il migiore perché“. E ne abbiamo viste di tutti i colori con anche molti commenti sul web.

Tra momenti divertenti, qualcuno poco interessante e altri che proprio non sono piaciuti, arriviamo alla sfilata di Gianluca. Il cavaliere fa parte del parterre dall’inizio dell’edizione ed è già stato al centro della polemica in varie occasioni. Ma quello che ha detto oggi ha fatto imbestialire il pubblico a casa che si è messo subito a commentare sui social. Ma vediamo meglio cosa è accaduto.

Come abbiamo già visto anche per le sfilate femminili, l’ingresso di ognuno è anticipato da un videoclip del diretto interessato che va a spiegare quello che vedremo. Quando è toccato a Gianluca, lui ha parlato dell’equitazione e come questo sport lo abbia reso migliore. Ma la seconda parte del suo discorso ha fatto molto discutere. Ha infatti detto: “Sono il migliore perché la mia vita passata a contatto con quel meraviglioso animale che è il cavallo, mi ha insegnato cosa significhi l’umiltà, la deteminazione, a rialzarmi dopo ogni caduta. E soprattutto mi ha insegnato a domare soggetti e puledre e a renderle docili e sottomesse”.

Non ha preso voti molto alti e ci sono state delle critiche, ma nessuna donna nel parterre ha tirato in ballo il discorso che lui ha fatto. Ci hanno pensato invece i fan di Uomini e donne che su Twitter si sono molto arrabbiati.

Come vediamo da questi tweet di esempio, sembra che Gianluca con la sua frase abbia paragonato le puledre alle donne. E quindi a rendere docili e sottomesse le donne.

La puntata è stata regitrata prima del caso di femminicidio di Giulia Cecchettin, ma la questione non cambia. Poiché i femminicidi e la violenza sulle donne sono un tema di ogni giorno e per il quale si è parlato più volte di educazione all’affettività e di estirpare frasi e gesti che vengono troppo spesso normalizzati proprio come questa.