Su Rai 1, ospite di Ciao Maschio, Massimiliano Ossini ha raccontato la sua infanzia segnata dalla sofferenza per una voce troppo alcuna, quasi femminile ma anche la balbuzie e come il teatro lo abbia aiutato a superare le sue fragilità.

Massimiliano Ossini a Ciao Maschio: “Soffrivo per la mia voce femminile”

Massimiliano Ossini, noto conduttore e attore, si è raccontato a Ciao Maschio in un’intervista che ha toccato temi molto personali, tra sofferenze dell’infanzia e la forza di superarle. Ospite di Nunzia De Girolamo, Ossini ha parlato della sua infanzia complicata, raccontando le difficoltà che ha affrontato a causa della sua voce acuta e della balbuzie.

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Ossini non ha nascosto le sue difficoltà da bambino. “Sono stato un bimbo complicato. Povera mamma, per molti anni sono stato davvero la pecora nera”, ha affermato l’attore. La sua voce, molto acuta e femminile, rappresentava un ostacolo per lui. Ogni volta che rispondeva al telefono o bussava alle porte delle altre classi, veniva scambiato per sua madre o per sua sorella. Un aspetto che ha fatto soffrire molto Massimiliano, soprattutto durante gli anni della scuola.

La sofferenza di Ossini per la sua voce acuta

Il dolore legato alla sua voce lo ha spinto a pensare di voler diventare un supereroe: “Pensavo di voler difendere gli altri, ma in realtà volevo difendere me stesso”, ha detto Ossini. La frustrazione di sentirsi diverso ha portato anche a dei gesti estremi: “La sera urlavo a squarciagola nel cuscino prima di addormentarmi, sperando di svegliarmi con una voce più roca, da ‘ometto di casa’”.

La situazione è peggiorata quando è arrivata anche la balbuzie. “Poi ho iniziato a balbettare”, ha spiegato. Quegli anni difficili sono stati un peso per Ossini, che ha aggiunto: “Non li auguro a nessuno, ma mi hanno segnato e per questo oggi sto molto attento alle parole”.

Il punto di svolta nella vita di Massimiliano Ossini è arrivato grazie alla parrocchia e al teatro. Quando gli è stato affidato un piccolo ruolo in una recita, Ossini aveva paura di non riuscire a parlare senza balbettare. “Mi dissero che dovevo recitare, ma io risposi: ‘Ma io balbetto, dove vado?'”, ha ricordato. Ma quando è salito sul palco, per la prima volta non ha balbettato.

“Paradossalmente, appena sono salito sul palco e ho detto quelle poche battute, non balbettavo più”, ha spiegato Massimiliano Ossini. È stato un momento che ha cambiato la sua vita: “Ho capito che non dovevo essere me stesso quando parlavo. Dovevo immedesimarmi in qualcun altro. Dovevo recitare”.

Massimiliano Ossini e la voglia di diventare attore

Quella esperienza sul palco ha acceso in Ossini il desiderio di diventare attore. Da quel momento, il teatro è diventato per lui una seconda casa, un luogo dove ha trovato la forza di superare le proprie fragilità e affrontare il mondo con una nuova voce. La recitazione gli ha permesso di esprimere sé stesso senza paura.

“È così che è nata dentro di me la voglia di diventare attore”, ha concluso Massimiliano Ossini.

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