Una massiccia irruzione di aria polare trasformerà il clima del nostro Paese proprio durante i festeggiamenti per il nuovo anno con temperature ampiamente sotto lo zero

L’Italia si prepara a salutare il 2025 sotto l’assedio di una massiccia ondata di gelo che trasformerà radicalmente il panorama meteorologico dell’intera Penisola durante i prossimi giorni. Le ultime proiezioni confermano infatti la discesa di correnti polarissime provenienti dalle latitudini artiche verso il cuore del continente europeo per raggiungere infine con forza il nostro Paese.

Questo imponente scenario meteorologico nasce da un particolare movimento atmosferico che vede un robusto campo di alta pressione espandersi con decisione verso l’Islanda e la Scandinavia. Tale configurazione agisce come un vero scardinatore del freddo poiché spinge le masse d’aria gelide, solitamente confinate al Polo Nord, a scivolare prepotentemente verso le medie latitudini.

A partire da martedì 30 dicembre

Il meccanismo di irruzione inizierà a manifestarsi concretamente a partire da martedì 30 dicembre quando le prime avanguardie di aria artico-continentale varcheranno l’arco alpino e la porta del Bora. Gli esperti osservano con attenzione questo flusso retrogrado che porterà un crollo termico verticale capace di abbassare le temperature di oltre dieci gradi in pochissime ore.

La giornata di San Silvestro vedrà il picco della perturbazione con il gelo che avvolgerà gran parte delle regioni settentrionali e centrali rendendo il clima decisamente pungente. Mentre il Nord vivrà un freddo più secco e soleggiato, il versante adriatico e il Sud potrebbero affrontare nevicate a quote insolitamente basse a causa dell’instabilità mediterranea.

Il principale fattore di pericolo per la notte di festeggiamenti sarà la formazione diffusa di ghiaccio sulle strade causata dalle minime che scenderanno abbondantemente sotto lo zero. Le autorità raccomandano la massima prudenza per chi si metterà in viaggio poiché le superfici stradali diventeranno estremamente scivolose a causa del congelamento dell’umidità residua del suolo.

Il primo gennaio 2026 inizierà quindi con un’Italia stretta in una morsa polare che manterrà le temperature massime vicine allo zero anche durante le ore diurne. Questo cuscinetto freddo appena creato potrebbe favorire nuove precipitazioni nevose nei giorni successivi qualora dovessero giungere ulteriori perturbazioni dall’Atlantico pronte a scorrere sopra l’aria gelida preesistente.

Dario Lessa