
Amici 25, toccante omaggio dei professionisti a Paolo, il ragazzo di 14 anni che ha perso la vita (VIDEO)
Il toccante omaggio ad Amici 25
Paolo era un ragazzo che amava la musica e che ha perso prematuramente la vita a soli 14 anni. Oggi ad Amici 25 Maria De Filippi e i ballerini professionisti gli hanno reso omaggio.
L’omaggio di Amici 25 al Paolo
La nuova edizione di Amici non è solo talento, competizione e spettacolo. Nella puntata andata in onda, i professionisti del programma hanno voluto regalare al pubblico un momento di grande intensità emotiva: un omaggio a Paolo, il ragazzo di 14 anni scomparso, che ha toccato il cuore di tutti.
“Questo è una foto di Paolo, un ragazzo che amava la musica che purtroppo non c’è più. Noi abbiamo pensato di dedicargli una coreografia”, ha detto Maria De Filippi.
A rendere questo tributo ancora più potente è stata la delicatezza e la forza con cui è stata realizzata la coreografia. Il protagonista assoluto del ballo è stato Francesco Fasano. Il danzatore ha avuto con sé sul palco alcuni dei volti più amati del cast professionale di Amici 25: Elena D’Amario, Michele Esposito, Giulia Stabile, Chiara, Alessia e Isobel.
#Amici25 1° Puntata registrazione giovedi #25settembre2025 differita domenica #28settembre2025 Coreo Protagonista del ballo: #FrancescoFasano #ElenaDAmario #Michele #GiuliaStabile @butchick__ @_alessia_p1 #IsobelKinnear pic.twitter.com/3FbGsny1Df
— Gerry Ant (@GabrielMaldini9) September 28, 2025
La coreografia, intensa e sentita, sulle note di “L’isola che non c’è”, ha trasmesso un messaggio profondo senza bisogno di parole. Uno spazio di riflessione in una trasmissione che, pur essendo centrata sulla musica e il ballo, ha sempre fatto attenzione a temi così importanti.
Il pubblico di Amici 25, sia in studio che da casa, è rimasto visibilmente colpito dalla potenza emotiva dell’omaggio. I social si sono riempiti di commenti commossi, a testimonianza di quanto certi gesti artistici possano arrivare diretti al cuore.
Maria De Filippi, da sempre attenta al lato umano dei suoi programmi, ha lasciato che fosse la danza a parlare, senza interruzioni o spiegazioni, affidando al linguaggio del corpo il compito di esprimere un dolore condiviso.
Un momento toccante che ha ricordato a tutti come l’arte, e in particolare la danza, possa diventare veicolo di memoria, affetto e vicinanza, soprattutto quando le parole non bastano.