Mezzogiorno in Famiglia chiude: le reazioni di Gianni Mazza e Sergio Friscia

Gianni Mazza ha collaborato con Michele Guardì in quasi tutti i programmi ideati dal regista. Nella gruppi di lavoro del varietà del weekend il direttore d’orchestra è entrato nel 2009, mantenendo il proprio posto per tutto il decennio di messa in onda. Il suo stato d’animo per la notizia della chiusura di Mezzogiorno in Famiglia è dunque più che comprensibile, e Mazza lo ha rivelato a Visto TV.

“Michele Guardì ha provato in tutti i modi ad evitare che il destino del programma non fosse segnato… Ci siamo parlati fino ad un paio di settimane fa, la delusione è comune. Io ho preso male la chiusura del programma, mi dispiace e per certi versi non me lo spiego nemmeno, ma ci può stare”.

Il musicista ha poi proseguito alludendo tra le righe alle esternazioni di Adriana Volpe, che interpretando invece la fine del programma come un’ingiustizia ha lamentato di trovarsi disoccupata.

Non voglio fare polemica per cercare una nuova collocazione… IO Non sono arrabbiato. Non sento di aver subito un’ingiustizia per cattiveria. Il problema è che dopo tanti anni che fai un programma ti senti davvero in famiglia. La squadra di lavoro dietro le quinte è stata sempre la stessa e l’idea di non condividere più un percorso comune mi fa sentire privo di punti di riferimento”.

Con più filosofia sembra dal canto suo averla presa anche Sergio Friscia, attore comico e speaker di RDS. In un’intervista a Leggo, l’ex concorrente di Tale e Quale Show ha spiegato che avrà di come rimpiazzare il tempo prima necessariamente dedicato alla trasmissione di Guardì.

“La decisione di Carlo Freccero di mandare in soffitta Mezzogiorno in famiglia è stata l’occasione per prendermi il famoso anno sabbatico. Cosa bolle in pentola? Un progetto teatrale di cui non posso anticipare nulla”.

Insomma, a ognuno il suo.

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