Davide Danilo Rizzi Novella 2000 n. 26 2020

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Davide Rizzi e il fratello Danilo: come risvegliare mente e corpo dopo la quarantena

Redazione | 18 Giugno 2020

I consigli del personal trainer Davide Rizzi e del fratello, lo psicologo Danilo Rizzi, su come ritrovare se stessi tra […]

I consigli del personal trainer Davide Rizzi e del fratello, lo psicologo Danilo Rizzi, su come ritrovare se stessi tra mente e corpo dopo l’isolamento della quarantena.

Il periodo di quarantena domiciliare dal quale proveniamo ha messo a dura prova l’armonia psichica, oltre che la forma fisica di molti. Che una mente sana dipenda da un corpo sano è cosa proverbialmente nota, ma cerchiamo di capire il motivo di ciò. Il corpo è punto d’origine di ogni attività cerebrale e quindi della maggior parte dei processi cognitivi che ne scaturiscono.

Senza il corpo non sarebbe possibile alcun mondo interiore. Gran parte dei suoi contenuti sono d’altronde frutto delle esperienze e delle rappresentazioni che i nostri sensi raccolgono dal mondo esterno.

La mente, sosteneva il celebre pediatra e psicoanalista Donald Winnicott, nasce dal corpo. Essa si struttura nell’infanzia dalle quotidiane cure materne che con le carezze, il sostegno fisico e la risposta solerte ai bisogni fisiologici ci accompagnano alla scoperta del nostro corpo. Sono queste, inoltre, che edificano il nostro senso di continuità e integrità psichica: quello che si chiama il Sé.

Interdipendenza tra mente e corpo

Se è nel corpo che nasce la psiche, non può che essere intimamente legato a esso anche il suo stato di benessere. Non è un caso, allora, che il malessere dell’uno si ripercuota anche sull’altro. La perdita di appetito e l’alterazione del ciclo del sonno sono le più comuni avvisaglie di un turbamento interiore che arriva a coinvolgere le funzioni organiche e che può essere motivato da una miriade di fattori. Dalle semplici pene per un amore non ricambiato si passa per un conclamato disturbo d’ansia.

Un’esperienza traumatica o una condizione di maltrattamento perpetrato può determinare invece uno stato di allerta continuato. Questo è causa di un incremento della sintesi del cortisolo, noto come l’ormone dello stress. E gli eccessi di tale ormone sul lungo periodo determinano gravi complicazioni.

Frequenti sono invece le richieste d’aiuto inoltrate al pronto soccorso da chi percepisce un attacco di panico come un’autentica insufficienza respiratoria, o come un infarto.

I principali disturbi che coinvolgono mente e corpo

L’assenza di entusiasmo, assieme a un atteggiamento disinteressato e privo della capacità di provare piacere, sono tra le caratteristiche di un disturbo depressivo dell’umore.

La disorganizzazione del pensiero dello schizofrenico si riflette nel suo abbigliamento e nella bizzarria del suo agire. Il masochistico controllo dell’alimentazione caratterizza invece l’atteggiamento ostinato dell’anoressico e del vigoressico verso se stesso.

Il deterioramento cognitivo causato dalla demenza determina una crescente compromissione delle facoltà cognitive e motorie. Inesorabilmente esso mina il controllo dei propri impulsi, la capacità di eseguire schemi motori elementari e infine la propria autonomia.

La postura stessa può essere espressione simbolica degli irrigidimenti caratteriali – le corazze muscolari teorizzate da Wilhelm Reich – issate a difesa dal mondo esterno o dalle proprie emozioni. Ampiamente documentate, infine, le implicazioni psichiche nell’insorgenza di patologie organiche molto comuni quali ulcera, colite, cefalea, disfunzioni sessuali, forme di dermatite ecc.

Come intervenire

Il corpo dunque è specchio dell’anima, poiché ne è elemento generativo, ma anche fedele espressione della sua condizione di salute.

Una sana attività fisica, intesa non come adesione a un ideale culturalmente imposto ma come pratica della cura di se stessi (come si ricorda frequentemente in questa rubrica) è dunque da intendersi come sana espressione d’amor proprio, di attenzione verso i propri bisogni, motivo di rinascita del proprio essere (talora a fronte di profonde delusioni personali) e va sempre promossa, oltre che praticata in modo coscienzioso.

a cura di Davide e Danilo Rizzi