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Denise Pipitone: ascoltata una ragazza di Scalea dai Carabinieri

Nicolò Figini | 11 Maggio 2021

Nuovi risvolti nel caso di Denise Pipitone, la bambina scomparsa nel nulla nel 2004. I Carabinieri hanno ascoltato una ragazza di Scalea

Nuova segnalazione su Denise Pipitone

Il 1° settembre 2004 Denise Pipitone spariva da Mazara del Vallo, in provincia di Trapani. Nessuno ne avrebbe più saputo nulla per molto tempo e le cose, purtroppo, ancora oggi non sono cambiate. Il caso, però, sarebbe stato riaperto dopo vari eventi che si sono susseguiti negli ultimi mesi. Fino a qualche tempo fa, infatti, si pensava che una ragazza andata nella televisione russa per cercare la sua famiglia fosse la figlia di Piera Maggio. Alla fine, però, i test del DNA hanno rivelato la verità.

Da quel momento, perciò, le forze dell’ordine hanno ripreso a indagare sul misterioso caso di scomparsa che ha coinvolto la bambina di soli quattro anni. Molte le segnalazioni spuntate da ogni dove, compresi anche i programmi TV più importanti. Come quella di Mattino 5, il quale aveva reso pubblica una foto in cui sembrava esserci una bimba molto somigliante a quella sparita. Tramite una ricerca sul web, però, è venuto fuori che si trattava di un servizio fotografico, a cura di Lizzie Edmonds, sulla vita della popolazione Rom abitanti dei quartieri più poveri della Slovacchia.

Nelle ultime ore, però, si è diffusa una nuova segnalazione per quanto riguarda Denise Pipitone. A riportare la notizia, tra gli altri, anche Il Corriere della Sera. A quanto pare i Carabinieri di Scalea, in provincia di Cosenza, stanno eseguendo dei controlli su una ragazza, di origini romene, perché secondo un cittadino si tratterebbe della bambina scomparsa. Gli investigatori starebbero procedendo con i controlli in quanto le informazioni date su questa ventunenne farebbero ipotizzare una verosimiglianza a quanto riferito.

La ragazza, inoltre, non pare non si sia sottratta alle verifiche del caso. Anzi, ha fornito i nomi dei genitori e altre notizie utili a ricostruire il suo passato. La Procura della Repubblica di Marsala, adesso, dovrà decide se procedere oppure no con la comparazione del DNA. Non ci resta che attendere maggiori informazioni per scoprire se questa pista porterà a qualcosa oppure se sarà purtroppo un buco nell’acqua. Nel frattempo, però, le forze dell’ordine stanno lavorando anche su altri fronti

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