Don Davide Banzato: il messaggio al cuore del Natale
Riscopriamo insieme perché il vero Natale non risiede negli addobbi, ma in un cambiamento del cuore Paradossalmente, il Natale è…
Riscopriamo insieme perché il vero Natale non risiede negli addobbi, ma in un cambiamento del cuore
Paradossalmente, il Natale è forse il periodo più duro per chi vive la solitudine. Al di là del credere o no, la solitudine rappresenta uno dei grandi mali del nostro tempo: le persone si sentono sole anche in mezzo a tanta gente. Le feste, i mercatini, le luci amplificano persino il senso di vuoto e di nostalgia.
La riflessione di Sant’Agostino per Natale
Sant’Agostino ha scritto tantissimo e Papa Leone XIV, da agostiniano, spesso lo cita. In molti suoi testi troviamo riflessioni dedicate al Natale che ci ricordano che Dio lascia il suo Paradiso per incarnarsi, spogliarsi della sua divinità e assumere ogni fragilità umana, consegnandosi a noi non nella potenza, ma nella debolezza di un bambino, in una stalla, in una notte oscura. Questo significa che non esiste buio che Dio non possa abitare, né fragilità che Egli non possa abbracciare.
La Luce che vince le tenebre
Scrive: «Il Signore Gesù volle essere uomo per noi… In un piccolo alloggio, avvolto in panni, adagiato in una mangiatoia. E per chi tutto questo?». È per te, per me, per ciascuno di noi, per amore. Per dirci: non sei solo, io ti amo. Il Vangelo di Giovanni non parla di pastori, presepi e culle, ma afferma qualcosa che scuote: «La luce splende nelle tenebre e le tenebre non l’hanno vinta». La Luce non aspetta che la nostra vita sia già a posto, che le ferite siano guarite o che le notti siano finite. Dio non nasce lontano dal buio, ma dentro il buio. Questo è il Natale: una luce che non si impone, ma si offre.
Un cambiamento interiore
Sant’Agostino ci ricorda che il Natale si compie ogni giorno, se accogliamo l’Amore di Dio nella nostra vita. Ci invita a non ridurlo a una semplice consuetudine esterna: se non celebriamo con un cuore umile e grato, ogni decorazione e ogni tavola imbandita restano vuote. Ma se accogliamo il Natale per ciò che davvero è, l’evento ci trasforma: dalla paura al coraggio, dall’egoismo alla generosità, dall’ombra alla luce. E possiamo risvegliarci, come scrive Sant’Agostino: «Svegliati, uomo, poiché per te Dio si è fatto uomo».
di Don Davide Banzato
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