«Non vedo l’ora di riabbracciare Antonio Ricci, il mio papà televisivo». Dopo quasi due anni di calvario giudiziario, finalmente, Fabio De Nunzio (uno degli storici inviati di Striscia la Notizia, insieme a Mingo De Pasquale) ha ritrovato la serenità. Infatti, la Procura di Bari ha accertato la sua innocenza. Fabio era stato allontanato dal tg satirico di Canale5 due anni fa insieme al suo compagno di avventure con l’accusa di aver prodotto una decina di servizi con attori fingendo di smascherare avvocati senza titoli, maghe e truffatori vari. La Procura di Bari, dopo un anno e mezzo di indagini, ha rivelato che l’ex inviato di Striscia Fabio De Nunzio era all’oscuro della presenza degli attori all’interno dei quei servizi ed ha richiesto l’archiviazione per i reati contestati. Mentre Mingo De Pasquale e sua moglie Corinne, titolari di una società di produzione televisiva, rischiano il rinvio a giudizio.

Dopo tantissimi anni d’amicizia Fabio e Mingo non si parlano più. Ma l’ex inviato del Tg satirico più famoso della televisione italiana, che i telespettatori hanno sempre visto in silenzio, ha deciso di parlare. Dopo le ultime novità della Procura, Striscia la notizia sembra aver fatto pace con lui. Lo si è capito dalle parole che Mediaset ha utilizzato: «Striscia ritiene dunque di poter credere alla buona fede del suo ex-inviato, che dal canto suo ringrazia e conferma la sua stima per il lavoro di Striscia la Notizia».

 

 Fabio si è sentito ingannato?

«Non avrei mai pensato ad un inganno quando lavoravamo a Striscia la notizia. Oggi leggendo la richiesta di archiviazione della Procura sono rimasto molto male. Perché mi hanno tenuto all’oscuro di quei servizi che erano stati realizzati con gli attori».

 

Lei  ha contribuito a smascherare tanti truffatori. Come ha fatto a non accorgersi di nulla?

«Non avrei mai potuto accorgermene. Parliamo, ad esempio, di due servizi che sono serviti a licenziarmi. Sono stati realizzati con attori, ma a me risultavano veri a tutti gli effetti. Nel primo si trattava di un falso avvocato, che reagì spingendo Mingo contro un muro e scappando in mezzo alla gente in un bar in provincia di Bari. Nel secondo servizio una falsa maga, addirittura, mi diede una mazza di scopa dietro la schiena. Non avrei mai pensato che fosse un’attrice, vista la reazione. Mi complimento con gli attori: hanno talento».

 

L’ha sentito Mingo?
«No, non l’ho più sentito».

 

 

Lei è stato licenziato circa due anni fa. Com’è stato questo periodo?

«Un periodo disastroso. Molto difficile. Stare a Striscia, il programma più seguito d’Italia, e sentirsi additato di cose che poi non hanno avuto nulla di veritiero è stato veramente assurdo. Addirittura, la Rete ha scritto che mi avevano arrestato per droga e prostituzione. Pensate un po’ a mio figlio che è adolescente e va a scuola. Quello che ha vissuto in determinati momenti! E’ stato uno Tsumani nella mia famiglia. E non auguro nemmeno al peggior nemico tutto questo»

 

Chi l’ha aiutata in quei giorni?

«Tutto questo mi ha creato momenti di depressione. La mia medicina è stata mia moglie, il resto della famiglia e gli amici di sempre».

 

In giro per strada la popolarità che effetto ha avuto dopo l’addio a Striscia?

«La gente ha continuato ad abbracciarmi e stringermi la mano. Forse i telespettatori non hanno mai dubitato di me ed è un motivo di orgoglio.

 

Però ha continuato a fare televisione in Puglia

«Telenorba, sicuramente, mi ha aiutato perché sono stato impegnato ogni giorno con una trasmissione d’inchiesta. Ma è terminata a giugno scorso».

 

Ed ora?
«Per adesso, oltre alle presentazioni del mio libro Sotto il segno della Bilancia, sono un disoccupato della televisione italiana».

 

Economicamente tutta questa situazione cosa ha creato?

«Le dico che solo che oggi riesco a sopravvivere grazie ai risparmi accumulati negli anni di lavoro con Striscia»

 

 

 

La sua vita è cambiata molto per questo?

«Ho sempre fatto una vita semplice. Mai da persona agiata. Quindi, essendo fatto così, qualche sacrificio in più non mi è pesato. Nessuno mi ha mai regalato nulla. I miei genitori non sono mai stati ricchi ed ho sempre lavorato per mantenermi».

 

La richiesta di archiviazione della Procura in un certo senso la riabilita. Servirà a conferirle di nuovo il marchio di affidabilità?

«Spero che il riconoscimento della mia innocenza possa bastare a farmi tornare in televisione».

 

Farebbe sempre programmi d’inchiesta?

«Per l’esperienza che ho potrei fare un po’ di tutto. Sono 30 anni che faccio parte del mondo dello spettacolo (a Striscia 18 anni con 1020 puntate e 10 conduzioni della domenica) e non mi tiro indietro a cambi di ruoli»

 

Quindi potremmo sentirla parlare dopo anni in silenzio a Striscia?
«Devo assolutamente parlare. Vero. Ci sarà un “Fabio parlante”

 

 

Ha continuato  vedere Striscia?

«Certo. La vedo di frequente perché sono cresciuto con quel programma. La popolarità di cui godo oggi è stato merito di Striscia»

 

Ha incontrato qualcuno di Striscia, magari Antonio Ricci,  in questo periodo?

«Non ho incontrato nessuno. Ma non vedo l’ora di riabbracciare la famiglia di Striscia e il papà televisivo: Antonio Ricci»

Avanti