Nella vita di Fabrizio Zampetti niente è lasciato al caso. “Il diavolo è nei dettagli”, e lui lo sa. Basta entrare nella sua cabina armadio per trovarsi un mondo di abiti su misura, disegnati per seguire il suo gusto in ogni particolare. Taglio, tessuto, finiture: tutto è scelto, selezionato.

Le camicie? Il colletto alto, addirittura esagerato, sono un marchio distintivo, alla Zampetti, così come gli amati pantaloni bianchi dal taglio sartoriale, impreziositi dalla catena.

“Lo stile è il biglietto da visita con cui ti presenti al mondo”, ama sottolineare Fabrizio. “Il primo approccio con chiunque si incontri non è mediato dall’analisi razionale, ma è istintivo. Un aspetto ricercato è una forma di rispetto verso sé stessi, ma anche nei confronti del prossimo, vuol dire: ‘Mi vesto bene perché non trascuro chi incontro'”.

Ecco perché dal guardaroba di un uomo si può capire tanto anche della sua vita e della sua indole.

“Ho gusti semplicissimi: mi accontento sempre del meglio”, diceva Oscar Wilde. Ecco, Fabrizio Zampetti è uno che si “accontenta del meglio”, che ricerca il meglio e ama condividerlo con le persone che incontra.

a cura di Gianni Lorena