Presentata una nuova richiesta a L’Aquila: in allegato foto che mostrano i bambini in contesti quotidiani. La difesa contesta la sospensione della responsabilità genitoriale e chiede una revisione della misura

La nuova mossa legale

Gli avvocati della famiglia conosciuta come “famiglia nel bosco”, Marco Femminella e Danila Solina, hanno presentato una nuova istanza al Tribunale per i minorenni dell’Aquila.
L’obiettivo è chiedere la revisione dell’ordinanza che ha sospeso la responsabilità genitoriale di Catherine Birmingham e Nathan Trevallion. Con quel provvedimento, i tre figli erano stati allontanati e collocati in una struttura protetta.

La difesa contesta la misura e chiede di rivalutare l’intero caso 

Foto a sostegno della tesi difensiva

Nel fascicolo depositato compaiono diverse fotografie.
Secondo gli avvocati, le immagini mostrano i bambini in contesti quotidiani e sereni: due gemelli di sei anni e la sorella maggiore di otto vengono ritratti mentre fanno la spesa o giocano al centro commerciale. Per i legali si tratta di elementi utili a restituire un quadro più ordinario della vita familiare, distante dalla narrazione iniziale del procedimento.

La foto del gelato che cambia prospettiva

Una delle immagini, pubblicata dal quotidiano Il Centro, ritrae i bambini mentre mangiano un gelato con cucchiaini di plastica.
Un dettaglio che, nella tesi della difesa, contraddice l’idea che la madre vietasse ai figli l’uso della plastica.

Proprio quel rifiuto sarebbe stato citato in occasione del ricovero dopo l’intossicazione da funghi. In quella circostanza Catherine avrebbe chiesto di non usare il sondino naso-gastrico perché realizzato in plastica. La foto introduce quindi un elemento che potrebbe ridisegnare quella valutazione.

Rapporti tesi con l’assistente sociale

L’istanza riporta anche un punto delicato: il rapporto complesso tra la madre e l’assistente sociale incaricata del caso.
Secondo la difesa, le incomprensioni avrebbero generato tensioni e difficoltà nella comunicazione. Nella sentenza precedente, il Tribunale aveva interpretato questa situazione come scarsa collaborazione da parte della famiglia, contribuendo al rigetto del ricorso.

Consulenze e perizie psicologiche nei prossimi mesi

Parallelamente, i legali hanno nominato due consulenti di parte.
Si tratta dello psichiatra Tonino Cantelmi e della psicologa Martina Aiello.
Entrambi affiancheranno la famiglia durante le perizie richieste dal Tribunale dei minori, che dovranno concludersi entro quattro mesi. Il Centro riporta inoltre alcuni messaggi attribuiti a Catherine. La donna descriverebbe stati d’ansia dei figli nella casa famiglia e difficoltà nel sonno. In un passaggio scrive: “I miei figli non dormono bene, hanno un’ansia profonda”. Racconta anche episodi di auto-morsicamento, segno della tensione vissuta dai bambini. Un quadro che aggiunge un elemento umano e delicato alla vicenda, mentre il caso resta aperto e in evoluzione.