Il conduttore di Temptation Island Filippo Bisciglia sull’amore per Pamela Camassa: “La sceglierei ancora e stiamo pensando di avere dei figli”.
Con il debutto della nuova edizione di Temptation Island Filippo Bisciglia riacquista l’attenzione dei media. Dalle colonne del settimanale Gente parla del rapporto con la compagna, Pamela Camassa. L’ex gieffino tramutato in conduttore e la showgirl si conoscono dal 2008. S’incrociarono durante una cena tra amici comuni, e da lì non si sono praticamente più lasciati. Il sentimento che li unisce si è prima intensificato quasi a livelli morbosi (celeberrime le scenate di gelosia di lui in un’edizione di La Talpa), per poi assumere i contorni di una storia inattaccabile e matura. Oggi la coppia vive nella consapevolezza che non convolerà presto a nozze, come lui stesso riferisce. Tuttavia Filippo Bisciglia non esclude di volere dei figli da Pamela Camassa, e anzi dichiara di aver già toccato l’argomento con la compagna.
“Per ora le nozze non sono previste, ma a un bambino ci stiamo pensando“.
Quando poi gli si chiede di parlare esplicitamente di Pamela, Filippo assomiglia a un fiume in piena tanto vivido è ancora l’amore che prova nei suoi confronti. Eppure il conduttore non riesce a nascondere qualche “difettuccio” della compagna, che non sarebbe proprio il prototipo della massaia.
“Pamela in casa è un po’ disordinata, non passa l’aspirapolvere, fa morire le piante sul terrazzo e non cucina mai. Mi fa mangiare sempre pomodori con il tonno, fagioli con il tonno, la pasta con il tonno. Ma io sapevo, prima di sceglierla, che avrei preso il pacchetto completo che prevedeva… la Camassa con il tonno”.
Ciò nonostante il conduttore la considera non meno di sua moglie, e non si pente affatto di aver posato gli occhi su di lei. Anzi, ammette che tornando indietro compirebbe di nuovo la stessa scelta.
“Comunque sceglierei di nuovo lei ancora oggi, dopo tanti anni, per la persona meravigliosa, fantastica e onesta che è”.
Secondo quanto ha raccontato lei, pare sia stata proprio Pamela a farsi avanti. La Camassa lo considerava già un tipo “esplosivo, che lascia il segno”. E senz’altro si è trattato di un segno incancellabile.